Global Plastics Alliance (GPA), organizzazione costituita nove anni fa dalle associazioni dell'industria delle materie plastiche di tutto il mondo, ha annunciato, nell’ambito del quinto report sulle attività, di aver
quadruplicato, rispetto al 2011, le
iniziative a
contrasto del
marine litter di rifiuti plastici. Sono infatti
395 le
iniziative pianificate, alcune in corso, altre completate nei primi mesi di quest’anno: vanno dalla pulizia delle spiagge al miglioramento delle capacità di gestione dei rifiuti, da progetti di ricerca internazionali a campagne di sensibilizzazione e informazione.
Il rapporto riflette il lavoro svolto dalle
80 associazioni di materie plastiche in
43 paesi che hanno firmato in occasione della quinta Conferenza internazionale sul Marine Debris (5IMDC) la “
The Declaration of the Global Plastics Associations for Solutions on Marine Litter”, nota anche come "Global Declaration”. Le
sei aree di interesse riguardano: informazione, ricerca, politiche pubbliche, condivisione delle best practice, riciclo e recupero delle materie plastiche, contenimento dei granulti di plastica.
“La soluzione del marine litter richiede una collaborazione a livello mondiale e azioni coraggiose - commenta
Virginia Janssens, Managing Director di
PlasticsEurope -. Per risolvere questo problema e sviluppare soluzioni innovative e sostenibili abbiamo bisogno di una forte partnership tra la plastic value chain e tutti gli stakeholder a livello locale, nazionale o mondiale”.
L'industria mondiale delle materie plastiche è anche impegnata nello sviluppo di sistemi più circolari; a questo scopo, un consorzio composto da una quarantina aziende ha costituito l’
Alliance to End Plastic Waste (AEPW): ne fanno parte aziende multi brand, produttori e trasformatori di materie plastiche e società specializzate nella gestione dei rifiuti. L'Alleanza si propone di investire 1,5 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni per contribuire ad eliminare i rifiuti di plastica nell’ambiente.
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