14 gennaio 2020 16:44

É stato presentato a Strasburgo il "piano di investimenti per un'Europa sostenibile”, colonna portante del cosiddetto Green Deal europeo, che la UE si appresta a lanciare con l’obiettivo di arrivare all'impatto climatico zero entro il 2050 favorendo la transizione verso un'economia "climaticamente neutra, verde, competitiva e inclusiva". Il piano farà leva sugli strumenti finanziari dell'UE, in particolare InvestEU, al fine di mobilitare investimenti pubblici e fondi privati pari ad almeno 1000 miliardi di euro nell’arco dei prossimi anni.

Commentando l’iniziativa, la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen (foto a destra), ha dichiarato che al centro del Green Deal europeo ci sono le persone e che la trasformazione, senza precedenti, avrà successo solo se è giusta e a beneficio di tutti. "Il piano presentato oggi indicherà la rotta da seguire e provocherà un'ondata di investimenti verdi”, ha sottolineato.

Il meccanismo - ha aggiunto Frans Timmermans, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo - aiuterà chi ne ha più bisogno, le regioni più colpite dalla transizione, attraverso un pacchetto di sostegno pratico e finanziario del valore di almeno 100 miliardi di euro nel periodo 2021-2027, con l’impegno di perseguire la solidarietà e l’equità.

Oltre agli investimenti pubblici finanziati con il bilancio dell’UE, con una quota di spesa pubblica definita "senza precedenti”, il piano punta a creare un quadro favorevole, con incentivi volti a sbloccare e riorientare gli investimenti pubblici e privati. Inoltre, la Commissione fornirà sostegno alle autorità pubbliche e ai promotori in fase di pianificazione, elaborazione e attuazione dei progetti sostenibili.

Il meccanismo per una "transizione equa" (Just Transition Mecanism), presentato oggi, consterà di tre fonti principali di finanziamento: la prima è il Fondo per una transizione equa (JTF) da 7,5 miliardi di euro, che concederà sovvenzioni alle regioni; per poterne beneficiare gli Stati membri dovranno individuare i territori ammissibili mediante appositi piani territoriali; dovranno inoltre impegnarsi a integrare ogni euro versato dal Fondo con contributi prelevati dal Fondo europeo di sviluppo regionale e dal Fondo sociale europeo Plus, nonché con risorse nazionali supplementari. Ciò dovrebbe tradursi in finanziamenti totali dell'ordine di 30-50 miliardi di euro, che mobiliteranno a loro volta ulteriori investimenti. Gli interventi previsti sono diversi: il Fondo aiuterà i lavoratori ad acquisire abilità e competenze spendibili sul mercato del lavoro del futuro, e appoggerà le PMI, le start-up e gli incubatori impegnati a creare nuove opportunità economiche in queste regioni. Sosterrà anche gli investimenti a favore della transizione all'energia pulita, tra cui quelli nell'efficienza energetica.

É poi previsto un pacchetto di interventi nell'ambito di InvestEU, che punta a mobilitare fino a 45 miliardi di euro di investimenti. Lo scopo è attrarre investimenti privati a beneficio delle regioni interessate, ad esempio nei settori dell'energia sostenibile e dei trasporti, e aiutare le economie locali a individuare nuove fonti di crescita.

Infine, sarà attivato uno strumento di prestito per il settore pubblico in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, sostenuto dal bilancio dell'UE, che dovrebbe mobilitare investimenti compresi tra 25 e 30 miliardi di euro: servirà ad accordare prestiti destinati ad esempio agli investimenti nelle reti di teleriscaldamento e alla ristrutturazione edilizia. La Commissione presenterà la relativa proposta legislativa a marzo 2020.

Per quanto concerne l’industria sostenibile, nelle pieghe dell'European Green Deal c’è anche l’obiettivo di rendere tutti gli imballaggi in plastica riutilizzabili o riciclabili entro il 2030, nell’ambito di un approccio volto a supportare il design circolare di tutti i prodotti.

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