12 settembre 2018 08:00
La bioplastica a base di poliidrossialcanoati (PHA) Nodax di Danimer Scientific può essere utilizzata per produrre cannucce in plastica, uno dei prodotti monouso che la Commissione europea vuole mettere al bando perché considerato un potenziale inquinante dei mari una volta disperso nell’ambiente.
La bioplastica sviluppata dalla società statunitense consentirebbe così di sviluppare soluzioni meno impattanti per l’ambiente, in quanto il materiale è stato certificato da TUV Austria per la compostabilità industriale e domestica, nel suolo, in acqua dolce e in ambiente marino.
Uno studio commissionato quest’anno alla University of Georgia ha comparato la biodegradazione del PHA con quella di polvere di cellulosa, residui alimentari, granuli plastici e altri materiali in condizioni aerobiche ed anaerobiche. In condizioni di corretta gestione dei rifiuti - afferma il produttore americano - il PHA Nodax biodegrada alla stessa velocità della cellulosa e della polpa di legno. Lo studio ha anche confermato che la bioplastica inizia a biodegradare dopo sei mesi di permanenza in acqua marina, a differenza della plastica tradizionale che tende a persistere per decine di anni.
Tutti i biopolimeri sviluppati da Danimer Scientific sono approvati FDA per contatto con alimenti.
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