20 luglio 2018 08:15
A meno di una settimana dalla presentazione della piattaforma sindacale, le parti hanno raggiunto un accordo sul rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per gli addetti all’industria chimica, chimico-farmaceutica, delle fibre chimiche e dei settori abrasivi, lubrificanti e GPL, per il periodo 2019-2022. Il CCNL, il primo ad applicare l’accordo interconfederale sulla contrattazione, riguarda oltre 176.000 addetti e circa 2.700 aziende.
L’intesa è stata siglata ieri pomeriggio da Federchimica, Farmindustria e dai sindacati dei lavoratori chimici (Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec, Ugl Chimici, Failc-Confail, Fialc-Cisal), risultato ottenuto con un ampio anticipo sulla scadenza del contratto. Il testo dell’accordo sarà ora sottoposto ai lavoratori, che nelle assemblee dovranno approvarlo o respingerlo.
PARTE ECONOMICA. Il nuovo contratto di lavoro riconosce un aumento del Trattamento Economico Minimo (TEM) di 97 euro (categoria D1), nel periodo di vigenza contrattuale che è stato allungato, in via transitoria, di sei mesi, ovvero fino a giugno 2022. Il Trattamento Economico Complessivo (TEC), comprendente altre voci e benefici, sale invece di 129 euro.
Il TEM prevede quattro scatti: 30 euro dal 1° gennaio 2019; 27 euro dal 1° gennaio 2020; 24 euro dal 1°luglio 2021 e gli ultimi 16 euro dal 1° giugno 2022. Inoltre, dal mese di luglio 2018 è confermato l’EDR di 22 euro a cui si aggiungeranno altri 9 euro da gennaio 2019 derivanti dalle verifiche del passato contratto. Infine, è stato deciso l’aumento di 1 euro per i turni notturni.
SCOSTAMENTI INFLATTIVI. A partire da questo rinnovo - sottolinea Confindustria -, il ruolo di ammortizzatore degli scostamenti inflattivi è affidato all’EDR (Elemento Distinto della Retribuzione), semplificando l’impatto delle verifiche annuali e fornendo maggiore certezza alle imprese e ai lavoratori. Oltre all’inflazione, per la prima volta il salario variabile sarà legato anche agli scenari di settore. Alla scadenza del CCNL sarà effettuata una verifica complessiva per garantire l’allineamento del trattamento minimo contrattuale all’inflazione reale.
PARTE NORMATIVA. Oltre alla remunerazione, il CCNL punta a migliorare la qualità delle relazioni industriali e promuove produttività e occupabilità, confermando l’attenzione verso i temi della sicurezza, salute e ambiente e sulla valorizzazione e diffusione della formazione.
Per la prima volta viene introdotta una versione digitale del CCNL, che per i primi anni sarà affiancato da quello cartaceo: gli articoli contrattuali saranno così consultabili ovunque e da tutti i dispositivi mobili, favorendo una più ampia conoscenza e accessibilità delle norme.
Le parti hanno considerato fondamentale promuovere e incentivare le forme di flessibilità organizzativa, la polivalenza e le nuove modalità di lavoro, la convivenza e il ricambio generazionale.
SECONDO LIVELLO. Alla contrattazione aziendale sono stati invece delegati alcuni aspetti di valore sociale quali l’inserimento e l’inclusione dei diversamente abili, le misure di conciliazione vita-lavoro, la cultura e il rispetto della dignità della persona e per contrastare le violenze e le molestie di genere, la solidarietà generazionale, lo sviluppo professionale senza distinzione di genere, orientamenti e nazionalità.
Sul tema dell’innovazione e del nuovo paradigma Industria 4.0 è previsto che nella contrattazione di secondo livello si possano determinare nuovi profili professionali e inquadramenti specifici che tengano conto del cambiamento dei ruoli in azienda.
ORARIO RIDOTTO PER I PIÚ ANZIANI. Per far fronte al sempre più dirimente problema dell’invecchiamento del personale e per favorire un adeguato ricambio generazionale, il nuovo contratto introduce - tramite accordi di secondo livello - la possibilità di una riduzione dell’orario di lavoro per i lavoratori più anziani favorendo così l’ingresso di giovani. Sarà possibile destinare le risorse economiche del premio di partecipazione per favorire questa iniziativa.
IL PARERE DI CONFINDUSTRIA. “Il rinnovo del contratto chimico-farmaceutico ha confermato, ancora una volta, la validità di un sistema di Relazioni Industriali partecipativo e innovativo, fondato sul dialogo continuo, capace di sostenere competitività e occupazione e valorizzare una contrattazione aziendale virtuosa e effettivamente correlata con la produttività e la redditività delle imprese”, ha commentato il Presidente di Federchimica Paolo Lamberti.
COMMENTI DEI SINDACATI. “Un contratto unitario e condiviso che risponde alle attese dei lavoratori, conseguito sei mesi prima della naturale scadenza, efficace dal punto di vista del risultato economico, determinante per innovare l’intero sistema contrattuale”: così definisce il nuovo CCNL Paolo Pirani, segretario generale della Uiltec.
Nella nota congiunta diffusa al termine dell’incontro, i segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil, rispettivamente Emilio Miceli, Nora Garofalo, Paolo Pirani, fanno sapere: “Con questo accordo abbiamo tutelato il potere d’acquisto dei lavoratori in un momento di bassa crescita del Paese sottraendolo alla sola misura dell’inflazione. Abbiamo, così, posto le premesse per uno sviluppo concreto dell’economia nazionale attraverso la parte di industria che rappresentiamo”.
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