16 gennaio 2018 16:49
È stata illustrata oggi dal primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans e dal vice presidente Jyrki Katainen la nuova Strategia europea sulla plastica in un’economia circolare (European Strategy for Plastics in a Circular Economy), quadro normativo che guiderà le decisioni della UE nei prossimi anni in tema di materie plastiche ed ambiente. I punti chiave della strategia per ora non sono ancora proposte legislative, ma - hanno assicurato i due vicepresidenti - presto lo diventeranno”.
“Non possiamo vivere senza la plastica, ma la plastica ci può anche uccidere se non cambiamo le nostre politiche - ha esordito Timmermans -. Vietare la plastica tout-court è impossibile, ma possiamo costruire un’economia che renda redditizio riciclarle evitando che finiscano nei nostri oceani”.
Quali sono i pilastri della strategia UE? L’idea è di combinare incentivi e restrizioni. Sul primo punto Timmermans ha citato misure destinate al settore marittimo per incentivare il conferimento dei rifiuti nei porti (comprese le attrezzature per la pesca), dove dovranno essere allestite strutture adeguate alla raccolta e lo smaltimento. Saranno studiati incentivi all’ecodesign per progettare imballaggi più sostenibili, magari riducendo la varietà di materiali, additivi e pigmenti impiegati. In questo contesto, la Commissione rivedrà le regole sulla responsabilità estesa dei produttori (EPR).
Andrebbero anche aumentate le risorse per la ricerca e l’innovazione e - a questo proposito - La Commissione ha intenzione di aggiungere 100 milioni di euro ai 150 milioni già stanziati nel pacchetto Horizon 2020. Innovazione non solo nei processi di riciclo, ma anche nello sviluppo di materiali biobased e biodegradabili, ponendo però attenzione a non inquinare i flussi di riciclo delle plastiche convenzionali e creando - anche in questo campo - standard di qualità.
La lotta al marine litter si combatte anche cambiando abitudini e aumentando le capacità di riciclo;l'obiettivo della Commissione è quadruplicare entro il 2030 le capacità di selezione e riciclo rispetto al 2015, creando in questo modo 20mila nuovi posti di lavoro.
In questo senso, il recente blocco delle importazioni di rifiuti plastici deciso dal governo cinese potrebbe spingere l’Europa a impegnarsi di più, anche se - ha ricordato Katainen, vice presidente della Commissione responsabile per l'occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività - per creare un mercato unico dei rifiuti plastici e del materiale rigenerato servono standard di qualità condivisi per garantire riciclatori e trasformatori. “Oggi buttiamo via il 90% del valore degli imballaggi in plastica mentre solo il 5% resta nella nostra economia, e ciò non ha senso”, ha dichiarato il vice presidente della Commissione.
Sul fronte delle restrizioni, la Commissione sembra intenzionata a far sì che entro il 2030 tutti gli imballaggi in plastica immessi sul mercato europeo siano riciclabili o riutilizzabili in modo redditizio. Nello stesso anno si dovranno riciclare almeno la metà dei rifiuti plastici generati in Europa. Restrizioni sono in arrivo anche per imballaggi e manufatti monouso, attraverso l’introduzione di normative specifiche che saranno elaborate a breve - forse già quest'anno - dalla Commissione.
È invece già in corso il processo per bandire le microplastiche aggiunte intenzionalmente ai prodotti, come il caso degli esfoglianti nei prodotti cosmetici e detergenti (ma presenti anche nelle vernici), mentre appare più complessa la lotta alle microplastiche rilasciate da tessuti (microfibre) e pneumatici, dove al posto dei divieti sembrano essere più efficaci accordi volontari con l’industria o sviluppi scientifici e tecnologici da incentivare attraverso la ricerca. In arrivo anche un divieto specifico all’utilizzo di plastiche frammentabili (oxodegradabili e similari).
Timmermans e Katainen hanno risposto alle domande dei giornalisti in merito alla tassa sulla plastica ventilata nei giorni scorsi dal Commissario al bilancio Gunter Oettinger (leggi articolo): la misura sarà esaminata dalla Commissione, ma è difficile che si riesca ad applicare a livello europeo: “Può essere una soluzione per raggiungere obiettivi economici e ambientali, ma non abbiamo ancora trovato un modo efficace per introdurla - ha spiegato il vice presidente Katainen -, anche se le imposte sui sacchetti monouso in plastica introdotte in alcuni stati membri hanno funzionato”.
“Siamo gli unici al mondo ad avere una strategia così completa sulle plastiche - ha affermato Timmermans - e la nostra strategia garantisce sostenibilità anche dal punto di vista economico”. "L'industria europea ha la grande occasione di sviluppare una leadership mondiale nelle nuove tecnologie e materiali e i consumatori hanno la possibilità di compiere scelte consapevoli a favore dell'ambiente: è un'occasione per tutti", ha concluso Katainen.
LE TAPPE. La nuova direttiva relativa agli impianti portuali di raccolta sarà ora sottoposta al Parlamento europeo e al Consiglio per l'adozione. In linea con quanto disposto dalla comunicazione “Legiferare meglio”, la Commissione presenterà la proposta in materia di prodotti di plastica monouso nel corso del 2018; i portatori di interessi hanno tempo fino al 12 febbraio per apportare il proprio contributo alla consultazione pubblica in corso.
La Commissione intende avviare la revisione della direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggi ed elaborare orientamenti per la raccolta differenziata e lo smistamento dei rifiuti perché siano pronti nel 2019.
In allegato il documento diffuso dalla Commissione Europea
© Polimerica - Riproduzione riservata
BioCampus Cologne - Nattermannallee, 1 - 50829 (K)
Tel: +49 221.8888.9400 - Fax: +49 221.8888.9499
Web: bio-fed.com/it/ - Email: info@bio-fed.com
Via Savona, 97 - 20144 Milano (MI)
Tel: +39 02.47711169 - Fax: +39 02.47711188
Web: www.plasticconsult.it - Email: info@plasticconsult.it
Via F. de Sanctis, 74 - 20141 Milano (MI)
Tel: +39 02.21118692
Web: www.plasticfinder.it/ - Email: info@plasticfinder.it
Viale Kennedy , 986 - 21050 Marnate (VA)
Tel: 0331 389077 - Fax: 0331 389078
Web: www.vanettimaster.com/ - Email: vanetti@vanettimaster.com
Annunciati nuovi investimenti per 30 milioni di euro. A Fakuma focus su innovazione e prodotti green.
Grazie a un nuovo gruppo di chiusura più potente e agli assistenti intelligenti, oggi la serie di presse elettriche del costruttore austriaco assicura tempi ciclo veloci anche in applicazioni con elev...