2 maggio 2017 08:30
Secondo l’ultima edizione dello studio multiclient Plastic trend Synthesis, elaborato da Plastic Consult, la domanda italiana di polimeri termoplastici vergini ha sfiorato l’anno scorso 5,7 milioni di tonnellate, con un incremento dell’1,7% sull’anno precedente, “smorzando nella seconda parte d’anno i ritmi registrati nella parte finale del 2015 e nella prima metà del 2016”, rilevano gli analisti.
RIPRESA TRIENNALE. Si tratta del terzo anno di rialzo dei consumi, dopo il crollo dell’attività industriale a seguito della crisi finanziaria, iniziato nel 2008; un triennio all’insegna della ripresa partito con un piccolo incremento della domanda nel 2014 e consolidatosi con il +3% l’anno successivo. “È un segnale decisamente positivo - nota Paolo Arcelli di Plastic Consult - visto che l’ultimo triennio consecutivo di crescita del mercato italiano risale a più di 10 anni fa, precisamente il 2002-2004”.
“Le prospettive a breve restano favorevoli nonostante le condizioni ancora precarie dell’economia nazionale e i diversi fattori frenanti, concentrati ancora una volta negli sbocchi legati a edilizia, costruzioni e infrastrutture, rimasti sostanzialmente stazionari nel 2016”, aggiunge Arcelli.
Nonostante il segnale positivo, in termini assoluti, i volumi sono ancora lontani dai valori record raggiunti nel 2007, quando i consumi superarono per la prima volta nel nostro paese 7 milioni di tonnellate.
CHI VINCE E CHI PERDE. Sul fronte dei consumi, dal confronto con il 2015 la maggior parte dei polimeri mostra un incremento dei volumi, pur con significative differenze. Best performer anche nel 2016, tra le commodities, il polipropilene, che ha visto aumentare i volumi trasformati di oltre il 3%. Il polietilene a bassa densità e lineare (LDPE e LLDPE) ha evidenziato una crescita di poco inferiore al 2%, mentre l’alta densità ha mostrato un calo, seppur limitato.
Il PVC, penalizzato strutturalmente dal deludente andamento del settore edilizia e costruzioni, ha invece messo a segno, ancora una volta, una sostanziale stabilità dei volumi.
Anche grazie al forte incremento dei consumi di termoplastiche nel settore automotive e trasporti (+13% sul 2015, che a sua volta era cresciuto del +30% sul 2014) sono cresciuti sopra la media ABS, poliammidi e altri tecnopolimeri.
APPLICAZIONI. Nonostante gli andamenti diversificati dei polimeri, non varia rispetto al 2015, se non di pochi punti decimali, la ripartizione del mercato per principali applicazioni. L’imballaggio resta così il primo sbocco con poco meno del 50% del mercato, seguito da edilizia e costruzioni con il 10%.
Lo studio Plastic trend Synthesis, acquistabile da Plastic Consult nella sua versione integrale, fotografa ogni anno il mercato italiano delle materie plastiche, analizzando gli andamenti dell’offerta e della domanda di tutti i principali polimeri termoplastici vergini: polietilene (LDPE, LLDPE, HDPE), polipropilene, PVC, stireniche (PS, EPS, ABS), e PET. Riporta i dati dell’anno appena concluso, quelli degli ultimi tre anni e le previsioni per i due successivi.
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