16 settembre 2016 12:00
Non solo i sacchetti in plastica: la Francia si appresta a vietare anche le stoviglie monouso in plastica (piatti, bicchieri e tazzine), ad eccezione di quelle prodotte in materiali biobased e compostabili.
Il decreto attuativo datato 30 agosto 2016, che completa il pacchetto del Ministero dell'ambiente sulla “Transizione energetica e la crescita verde”, è stato infatti pubblicato il il 31 agosto scorso sul Journal Officiel, equivalente della nostra Gazzetta ufficiale.
SOLO COMPOSTABILI DAL 2020. Il testo prescrive che dal 1 gennaio 2020 potranno essere messe in commercio solo stoviglie monouso idonee al compostaggio domestico (secondo la norma francese NF T51-800 o equivalente) contenenti almeno il 50% di materiali biobased, quota che salirà al 60% a partire dal 1 gennaio 2025. Sono esclusi dal campo di applicazione i prodotti che rientrano nella classificazione di imballaggi secondo direttiva europea 94/62 /CE su imballaggi e rifiuti da imballaggio.
GLI SHOPPER DAL 1 LUGLIO SCORSO. Con un decreto analogo, da tempo entrato in vigore, la legge sulla transazione energetica ha messo al bando dal 1 luglio di quest’anno i sacchetti per la spesa in plastica con spessore inferiore a 50 micron; dal prossimo anno il divieto sarà esteso anche ai sacchetti ultrasottili per ortofrutta, carni e pesce, anche se in questo caso saranno ammessi quelli biodegradabili e idonei al compostaggio domestico, prodotti in parte con materie prime rinnovabili (leggi articolo).
Qui il testo integrale del decreto
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