Il progetto Move4earth di Solvay passa su scala industriale con la costruzione di un impianto in Polonia.
15 ottobre 2015 05:47
Solvay ha deciso di trasferire su una scala più ampia il progetto Move4earth per il riciclo degli scarti tecnici tessili di origine post industriale, trasformati in poliammide 66 per usi plastici.
A questo scopo, completata la fase di validazione della tecnologia, il gruppo belga ha avviato la costruzione di un impianto su scala industriale che dovrebbe entrare in attività nel 2016 presso il sito di Gorzów, in Polonia (nella foto).
Move4earth è una delle iniziative di Solvay promosse dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto LIFE+. Il progetto ha come obiettivo lo studio, l’implementazione e la validazione di un processo di riciclo per valorizzare gli scarti tessili tecnici - provenienti in un primo tempo dagli airbag - in gradi di poliammide 66 a ridotto impatto ambientale, da integrare nella gamma di tecnopolimeri Technyl Force di Solvay Engineering Plastics.
“La domanda di materie plastiche riciclate a basso costo e ad alte prestazioni sta crescendo in tutti i mercati europei, poiché i trasformatori e i costruttori (OEM) cercano di ridurre la loro dipendenza da risorse fossili, i cui prezzi sono piuttosto volatili e in continua crescita - nota Peter Browning, Direttore Generale di Solvay Engineering Plastics -. Inoltre, entro la fine del 2015, la Commissione Europea pubblicherà una revisione della legislazione sui rifiuti. Nell’ambito della Circular Economy Communication, le nuove iniziative legislative sulla progettazione ecologica e sul riciclaggio verranno recepite dai principali clienti in tutti i mercati della poliammide, la maggior parte dei quali si sta già ponendo l’obiettivo di introdurre nei propri prodotti un contenuto di materiale riciclato superiore al 20% entro il 2020.”
Oltre il 70% di tutti gli airbag per auto prodotti in Europa sono a base di tessuti poliammidici con coating di silicone. Solvay ha sviluppato una tecnologia per separare il tessuto degli airbag dal rivestimento, ottenendo così una PA66 rigenerata di elevata qualità, senza perdite significative nelle caratteristiche del materiale in termini di viscosità e resistenza meccanica.
Il progetto Move4earth punta ora ad ottenere una produzione continua, in condizioni stabili di processo, e di validare alcune opzioni per la valorizzazione del coprodotto, ossia il coating siliconico, separato dal tessuto degli airbag, che può arrivare fino al 15% del flusso totale.
“I nuovi gradi riciclati saranno prodotti secondo gli stessi elevati livelli di qualità di tutte le altre resine Technyl - afferma Browning -. Possiamo garantire un grado costituito al 100% da matrice riciclata e di assicurarne la stabile fornitura”.
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