Il gruppo bresciano valuta ricorso contro il provvedimento dell’antitrust per cartello nelle vaschette in polistirene.
25 giugno 2015 12:42
Sirap-Gema, una delle aziende europee sanzionate da Bruxelles per aver partecipato a uno o più cartelli nella produzione e vendita di vaschette per uso alimentare in plastica (PS espanso e PP), ha diffuso un comunicato dove giudica “sproporzionato l’ammontare dell’ammenda in raffronto ai risultati del gruppo Sirap e del settore” e “esaminati gli atti, valuterà attentamente eventuali ricorsi verso il provvedimento”.
“Il piano di consolidamento e sviluppo del gruppo resta l’obiettivo prioritario per il management e per l’azionariato, da sempre impegnato a sostenere la crescita e gli investimenti della società - continua la nota -. Il rinnovamento tecnologico e la crescita del business, che si sono recentemente concretizzati anche con l’operazione di acquisto del ramo di azienda di Vitembal, permetteranno di registrare nel semestre in corso un primo concreto segnale di turnaround per il gruppo”.
Sirap-Gema sottolinea che, rispetto agli eventi contestati dalla Commissione che risalgono ad oltre dieci anni fa, la società e le sue controllate hanno da tempo rinnovato i vertici aziendali e hanno provveduto a varare procedure e formare adeguatamente i dipendenti sulle corrette politiche di mercato. “Apposite funzioni aziendali, quali Organismo di Vigilanza e Comitato di Controllo Interno e Gestione Rischi, sono garanti della corretta applicazione delle stringenti policy aziendali".
Sono dieci le aziende multate dalla Commissione europea per un ammontare complessivo di oltre 115 milioni di euro: otto produttori e due distributori europei di imballaggi alimentari in polistirene espanso e polipropilene, tutti accusati di aver partecipato ad almeno uno dei cinque cartelli scoperti nel periodo intercorrente tra il 2002 e il 2008, uno dei quali ha interessato il mercato italiano.
Oltre a Sirap-Gema, a cui è stata inflitta la multa più elevata (35,8 milioni di euro), sono incappate nella rete dell’antitrust anche Huhtamäki (Finlandia), Nespak, Vitembal (Francia), Silver Plastics (Germania), Coopbox, Magic Pack (Italia) e Linpac (Regno Unito); quest’ultima si è guadagnata l’immunità (avrebbe dovuto versare una multa di 145 milioni di euro) per aver denunciato l’esistenza dei cartelli. Sanzonati, con importi più bassi ance due distributori: Ovarpack (Portogallo) e Propack (Regno Unito).
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