Alimentazione e carta termica le due principali fonti, ma i livelli di esposizione sono in discesa, ben sotto i limiti di sicurezza.
26 luglio 2013 05:34
L'autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha pubblicato i primi risultati provvisori sull'esposizione dei consumatori europei al Bisfenolo A (BPA). L'assunzione di questa sostanza avviene principalmente attraverso l'alimentazione e, nella popolazione con età superiore ai tre anni, anche attraverso il contatto con la carta termica.
La buona notizia è che i livelli esposizione sono inferiori a quanto stimato in precedenza dall’EFSA. Per i neonati e i bambini piccoli (tra i sei mesi e i tre anni), l’esposizione media tramite la dieta è stimata in circa 375 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno (ng/kg di peso corporeo/giorno), mentre nella popolazione al di sopra dei diciotto anni (comprese le donne in età fertile) raggiunge un valore di 132 ng/kg di peso corporeo/giorno. "Un confronto dimostra che queste stime corrispondono a una percentuale inferiore all’1 % dell’attuale dose giornaliera tollerabile (DGT) per il BPA (0,05 milligrammi/kg di peso corporeo/giorno) stabilita dall’EFSA nel 2006", si legge in una nota.
Questa valutazione rappresenta la prima revisione dell’esposizione al Bisfenolo A condotta dall’Autorità dal 2006 e riguarda, per la prima volta, sia le fonti alimentari sia quelle non alimentari, comprese la carta termica e le fonti ambientali come aria e polvere.
Il BPA è presente nel policarbonato e nelle resine epossifenoliche utilizzate per rivestire internamente lattine in alluminio e serbatoi per acqua potabile. Gli alimenti in scatola, insieme alla carne e ai prodotti a base di carne non in scatola, sono stati individuati quali principali responsabili dell’esposizione al BPA tramite la dieta per tutti i gruppi di età.
Nell’ambito del processo a due fasi per la valutazione completa del rischio, l’EFSA cerca ora ulteriori riscontri a questa valutazione preliminare. Tutte le parti interessate possono inoltrare i pareri sulla bozza di valutazione dell’esposizione dal 25 luglio al 15 settembre 2013. In una fase successiva, l’EFSA si consulterà con il pubblico sulla seconda parte della sua bozza di parere scientifico, concentrandosi sulla valutazione dei potenziali rischi del BPA per la salute umana.
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