Pubblicato il report Plastics – the Facts 2012, con i dati sintetici su produzione, consumi e riciclo di materie plastiche in Europa nel 2011.
19 ottobre 2012 06:47
E' stata pubblicata in questi giorni l'edizione 2012, con i dati 2011, del compendio statistico sull'industria europea delle materie plastiche "Plastics – the Facts 2012", frutto del lavoro congiunto di PlasticsEurope (produttori), European Plastics Converters - EuPC (trasformatori), European Plastics Recyclers - EuPR ed European Association of Plastics Recycling and Recovery Organisations - EPRO (riciclatori).
L'anno scorso, la produzione di materie plastiche a livello mondiale è aumentata di quasi 10 milioni di tonnellate (+3,7%) fino a toccare i 280 milioni di tonnellate. L'Europa ha contribuito con 58 milioni di tonnellate (+2%), mentre il volume trasformato nel vecchio continente si è fermato a 47 milioni di tonnellate, in leggero incremento rispetto al 2010 (+1,1%). In crescita anche il giro d'affari dei produttori di materie plastiche nei 27 paesi membri: oltre 89 miliardi di euro, praticamente lo stesso livello dell'anno precedente (+0,3%), mentre i trasformatori hanno realizzato un fatturato di 194 miliardi, con un incremento dell'1,9% sul 2010.
La filiera europea delle materie plastiche - si legge nel report - occupa nel complesso 1,45 milioni di addetti, compresi i circa 53.000 lavoratori del comparto macchine e attrezzature di trasformazione. Tra tasse e contributi previdenziali, il settore contribuisce al welfare per oltre 27,5 miliardi di euro.
Per quanto concerne i consumi dei diversi tipi di materie plastiche, le sei principali commodities (poliolefine, PVC, resine stireniche, PET e poliuretani) coprono l'80% del mercato. I primi tre polimeri si confermano polietilene (29%), polipropilene (19%) e PVC (11%). I tassi di crescita più significativi li registrano invece i tecnopolimeri, con le poliammidi che mettono a segno un brillante +8%, a fronte di una crescita tra l'1% e il 6% delle commodities,.
Dove finiscono le 47 milioni di tonnellate di plastiche trasformate nel vecchio continente? L'imballaggio ne consuma il 39%, il settore delle costruzioni il 20%, mentre a distanza seguono automotive (8,3%) e componenti elettrici ed elettronici (5,4%).
L'ultima edizione di "Plastics – the Facts 2012" pone molta enfasi al riciclo e agli aspetti ambientali, sottolineando l'obiettivo "discarica zero" che l'industria si prefigge di raggiungere entro il 2020; obiettivo che appare però ancora lontano. L'anno scorso sono state raccolte in Europa 25,1 milioni di tonnellate di rifiuti plastici (su 47 milioni di ton trasformate), con una crescita del 2,4% rispetto all'anno precedente. Di queste, 10,3 milioni sono finite in discarica e 14,9 milioni recuperate. Il riciclo meccanico ha messo a segno un incremento del 5,7% a fronte del +4,2% registrato dal recupero energetico.
Veniamo all'anno in corso: nei primi sei mesi la produzione di resine ha segnato una flessione del 5,7%, mentre i prodotti in plastica sono calati dell'1,9%; in controtendenza solo il comparto delle macchine e attrezzature di trasformazione, che tra gennaio e giugno è cresciuto del 3,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un segno meno - questa volta per tutti e tre i comparti - è previsto anche per il terzo trimestre dell'anno, in linea con il rallentamento dell'economia.
Scarica il report completo: Plastics – the Facts 2012
INDICE DELLA PRODUZIONE COMPARTI FILIERA PLASTICA (base 2005=100)
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