Catia Bastioli, AD di Novamont, ha illustrato le potenzialità delle bioplastiche nell'ambito della nuova strategia europea.
27 marzo 2012 06:25
Per una volta almeno, l'Italia si presenta al cospetto dell'Europa per portare un caso di eccellenza nel settore dell'innovazione ambientale. Sono le bioraffinerie integrate nel territorio per la produzione di materie plastiche biobased, argomento dell'intervento tenuto ieri a Copenhagen dall'AD di Novamont, Catia Bastioli, in occasione della conferenza di presentazione della nuova strategia sulla Bioeconomia della UE, presente il Commissario Europeo per la ricerca e l'innovazione Marie Gheogenann Quinn.
ll piano d'azione strategico “Innovating for Sustainable Growth: a Bioeconomy for Europe” si propone di indirizzare il sistema economico europeo verso un maggior impiego di risorse rinnovabili, da utilizzarsi non solo per usi alimentari, ma anche per produrre materie prime per l'industria ed energia. Tre gli aspetti chiave del piano: nuove tecnologie, processi e conoscenze; sviluppo dei mercati e competitività; spinta verso una più stretta collaborazione tra politica e portatori dei diversi interessi.
Nel suo intervento, Catia Bastioli ha evidenziato come le bioplastiche e lo sviluppo di bioraffinerie, attraverso un approccio di sistema, possano favorire la crescita e aumentare le possibilita? di impiego nelle zone rurali e in tutta la filiera produttiva, contribuendo così a rendere più competitiva la Bioeconomia europea, in linea con gli obiettivi definiti dalla UE nel Programma Horizon 2020. Le bioraffinerie possono diventare dei driver per l'innovazione e la crescita, all'interno di una catena del valore che comprende anche coltivatori, universita?/centri di ricerca e comunità locali. Secondo l'AD di Novamont, attraverso questo approccio di sistema, i rifiuti da scarto possono trasformarsi in una risorsa preziosa.
“Le tecnologie sono pronte e l'industria si impegna a fornire soluzioni competitive e sostenibili dal punto di vista economico e ambientale - ha affermato - In Sardegna, insieme a Polimeri Europa nella joint venture Matrica, ci stiamo impegnando nella costruzione di quella che diventera? la più grande bioraffineria di terza generazione; in Europa collaboriamo fianco a fianco con coltivatori, comunità locali e istituti di ricerca". Per Bastioli, inoltre, le bioraffinerie di terza generazione consentiranno di realizzare bio-prodotti da raccolti coltivati in terreni marginali e non irrigui, oltre a rifiuti e residui che verranno valorizzati e utilizzati per generare l'energia necessaria per la fase di trasformazione. "Questi sviluppi, trainati dall'industria, saranno il fattore chiave che garantira? lo sviluppo di una Bioeconomia forte e matura in Europa - ha concluso -. Per raggiungerne tutto il potenziale occorre pero? che l'Unione Europea e gli Stati membri collaborino insieme per mettere in atto il piano d'azione sulla Bioeconomia proposto dalla Commissione europea”.
Maraid McGuinness, in rappresentanza del Parlamento europeo e membro del Comitato per lo Sviluppo Rurale, ha sottolineato l’importanza per il settore della Bioeconomia di una partnership attiva con gli agricoltori, citando l’esperienza Novamont e il suo approccio “inclusivo” come modello chiave cui ispirarsi.
Una forza per l'Europa. La bioeconomia presa nel suo complesso - dall'agricoltura alla pesca, fino a biocarburanti e materiali biobased - vale in Europa oltre duemila miliardi di euro e occupa quasi 22 milioni di persone, pari al 9 per cento della forza lavoro complessiva. Considerando solo biochimica e bioplastiche, il fatturato annuo si aggira intorno a 50 miliardi di euro, con una occupazione di 150mila addetti. Secondo una stima attendibile, ogni euro investito nella bio-economia, in ricerca e innovazione, potrebbe generare un valore aggiunto di 10 euro, nello stesso settore, entro il 2025.
La Commissione stima che l'implementazione di una strategia favore della bio-economia, da attuarsi nell'ambito del piano Horizon 2020, potrebbe creare 130mila posti di lavoro e 45 miliardi di valore aggiunto entro il 2025.
Vuoi restare aggiornato sui temi della bioeconomia e della chimica verde e non perderti neanche una notizia? Iscriviti alla nostra Newsletter bisettimanale con l'elenco di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Garantita NO SPAM!
© Polimerica - Riproduzione riservata
Viale Kennedy , 986 - 21050 Marnate (VA)
Tel: 0331 389077 - Fax: 0331 389078
Web: www.vanettimaster.com/ - Email: vanetti@vanettimaster.com
Via delle Robinie, 10 - 28040 Mezzomerico (NO)
Tel: +39 032194128 - Fax: +39 0321 961014
Web: www.binovapm.it - Email: info@binovapm.it
Via Gasdotto, 25 - 36078 Valdagno (VI)
Tel: +39 0445 402438
Web: www.gpdipiazzon.it - Email: info@gpdipiazzon.it
Loc. Pian D'Assino, snc - 06019 Umbertide (PG)
Tel: +39 0759417862
Web: www.lucy-plast.it - Email: info@lucy-plast.it
Marfran ha formulato la nuova serie di elastomeri termoplastici Marfran E KPW per rispondere ai requisiti della norma tedesca.
EDP accompagna le aziende nella transizione verso le energie rinnovabili vantando un'esperienza nel settore della chimica, gomma e materie plastiche.
Alcune riflessioni del Consorzio C.A.R.P.I. sull'entrata in vigore del nuovo Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggio e su alcuni punti controversi.