Domani, 1° dicembre 2010, entrano in vigore le prime restrizioni previste dal nuovo regolamento europeo CE 1907/2006 sulle sostanze chimiche, meglio noto come REACH. Le sostanze prodotte e importate in UE in quantità maggiore alle 1000 tonnellate all’anno, o rientranti in specifiche categorie di pericolosità, dovranno essere obbligatoriamente registrate presso l'Agenzia Europea per le sostanze chimiche (ECHA). Chi contravviene rischia un’ammenda fino a 90.000 euro per ogni singola sostanza non registrata.
Rientrano nel campo applicativo anche: le sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (categoria 1 o 2, a norma della direttiva 67/548/CEE) fabbricate nella Comunità o importate, in quantitativi pari o superiori a 1 tonnellata all'anno per fabbricante o importatore, almeno una volta dopo il 1° giugno 2007; le sostanze classificate come sostanze altamente tossiche per gli organismi acquatici, che possono provocare effetti a lungo termine negativi per l'ambiente acquatico (R50/53), a norma della direttiva 67/548/CEE, fabbricate nella Comunità o importate in quantitativi pari o superiori a 100 tonnellate all'anno per fabbricante o importatore, almeno una volta dopo il 1° giugno 2007.
Sebbene l’obbligo di registrazione riguardi esclusivamente produttori e importatori di sostanze e miscele, il regolamento interessa anche gli utilizzatori a valle di prodotti chimici, che dal 1° dicembre 2010 devono accertarsi che le sostanze chimiche utilizzate siano state correttamente registrate dai loro fornitori. I polimeri non devono essere registrati, ma i monomeri ed eventuali additivi rientrano nel campo applicativo del regolamento.
Come sapere se le sostanze in commercio sono in regola? "I prodotti chimici avranno un 'numero di registrazione' che identifica in modo univoco sostanza e Entità Legale Registrante - spiega Federchimica - E c'è il divieto assoluto per le imprese che non hanno provveduto alla registrazione: produzione e importazione dovranno essere interrotte, in base al principio 'no data no market'”.
Il REACH (acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals) riguarda tutte le sostanze prodotte e importate nell'Unione Europea, sia tal tali, che in miscela o in articoli. Sono escluse dal regolamento le sostanze radioattive, quelle soggette a supervisione doganale e tutte quelle sostanze soggette ad altre normative come: cosmetici, farmaci, alimenti, rifiuti.
Il 30 novembre è solo la prima delle importanti scadenze previste dall’obbligo di registrazione: il regolamento prevede infatti un doppio regime, per le sostanze nuove e quelle già presenti sul mercato UE, governato da diverse scadenze, l’ultima delle quali il 31 maggio 2018.
Federchimica ha accompagnato le imprese associate nel percorso verso la prima scadenza di registrazione con numerose iniziative: "Solo nell'ultimo anno abbiamo organizzato una decina di eventi di informazione e formazione per imprese e amministrazioni pubbliche, Grazie all’Help Desk (operativo fino ad oggi, ultimo giorno utile per le registrazioni), e all’Unità di Emergenza (che ha fornito assistenza continua alle imprese) sono state evase oltre 1.500 richieste di supporto".
30 novembre 2010 09:09
Stop alla produzione e importazione di sostanze non registrate, se fabbricate con volumi superiori a 1000 ton.Domani, 1° dicembre 2010, entrano in vigore le prime restrizioni previste dal nuovo regolamento europeo CE 1907/2006 sulle sostanze chimiche, meglio noto come REACH. Le sostanze prodotte e importate in UE in quantità maggiore alle 1000 tonnellate all’anno, o rientranti in specifiche categorie di pericolosità, dovranno essere obbligatoriamente registrate presso l'Agenzia Europea per le sostanze chimiche (ECHA). Chi contravviene rischia un’ammenda fino a 90.000 euro per ogni singola sostanza non registrata.
Rientrano nel campo applicativo anche: le sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (categoria 1 o 2, a norma della direttiva 67/548/CEE) fabbricate nella Comunità o importate, in quantitativi pari o superiori a 1 tonnellata all'anno per fabbricante o importatore, almeno una volta dopo il 1° giugno 2007; le sostanze classificate come sostanze altamente tossiche per gli organismi acquatici, che possono provocare effetti a lungo termine negativi per l'ambiente acquatico (R50/53), a norma della direttiva 67/548/CEE, fabbricate nella Comunità o importate in quantitativi pari o superiori a 100 tonnellate all'anno per fabbricante o importatore, almeno una volta dopo il 1° giugno 2007.
Sebbene l’obbligo di registrazione riguardi esclusivamente produttori e importatori di sostanze e miscele, il regolamento interessa anche gli utilizzatori a valle di prodotti chimici, che dal 1° dicembre 2010 devono accertarsi che le sostanze chimiche utilizzate siano state correttamente registrate dai loro fornitori. I polimeri non devono essere registrati, ma i monomeri ed eventuali additivi rientrano nel campo applicativo del regolamento.
Come sapere se le sostanze in commercio sono in regola? "I prodotti chimici avranno un 'numero di registrazione' che identifica in modo univoco sostanza e Entità Legale Registrante - spiega Federchimica - E c'è il divieto assoluto per le imprese che non hanno provveduto alla registrazione: produzione e importazione dovranno essere interrotte, in base al principio 'no data no market'”.
Il REACH (acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals) riguarda tutte le sostanze prodotte e importate nell'Unione Europea, sia tal tali, che in miscela o in articoli. Sono escluse dal regolamento le sostanze radioattive, quelle soggette a supervisione doganale e tutte quelle sostanze soggette ad altre normative come: cosmetici, farmaci, alimenti, rifiuti.
Il 30 novembre è solo la prima delle importanti scadenze previste dall’obbligo di registrazione: il regolamento prevede infatti un doppio regime, per le sostanze nuove e quelle già presenti sul mercato UE, governato da diverse scadenze, l’ultima delle quali il 31 maggio 2018.
Federchimica ha accompagnato le imprese associate nel percorso verso la prima scadenza di registrazione con numerose iniziative: "Solo nell'ultimo anno abbiamo organizzato una decina di eventi di informazione e formazione per imprese e amministrazioni pubbliche, Grazie all’Help Desk (operativo fino ad oggi, ultimo giorno utile per le registrazioni), e all’Unità di Emergenza (che ha fornito assistenza continua alle imprese) sono state evase oltre 1.500 richieste di supporto".
Via F. de Sanctis, 74 - 20141 Milano (MI)
Tel: +39 02.21118692
Web: www.plasticfinder.it/ - Email: info@plasticfinder.it
Via Savona, 97 - 20144 Milano (MI)
Tel: +39 02.47711169 - Fax: +39 02.47711188
Web: www.plasticconsult.it - Email: info@plasticconsult.it
Viale Kennedy , 986 - 21050 Marnate (VA)
Tel: 0331 389077 - Fax: 0331 389078
Web: www.vanettimaster.com/ - Email: vanetti@vanettimaster.com
Via delle Robinie, 10 - 28040 Mezzomerico (NO)
Tel: +39 032194128 - Fax: +39 0321 961014
Web: www.binovapm.it - Email: info@binovapm.it
Presentate da Aliplast alla fiera bolognese. Andriolo: 'un’economia sostenibile e circolare nel settore cosmetico è possibile'.
Il reparto stampaggio della bresciana AVE conta 16 presse interconnesse industria 4.0, ormai quasi tutte Arburg.