12 maggio 2025 08:45
Ci sono diverse soluzioni per la gestione dei teli e altri rifiuti agricoli a fine vita, materiali difficili da recuperare mediante semplice riciclo meccanico, perché degradati, contaminati da pesticidi o raccolti insieme con il terreno. Uno di questi è l'utilizzo di bioplastiche biodegradabili, che vengono lasciate in campo.
In Canada si sta seguendo anche un'altra strada: il riciclo chimico.
La ricerca viene portata avanti da Aduro Clean Technologies, azienda canadese specializzata in cleantech, e Cleanfarms, organizzazione, anch'essa canadese, che opera nella gestione dei rifiuti agricoli secondo schemi di responsabilità estesa del produttore. Quest'ultima lavora con oltre 200 aziende gestendo una rete di oltre 2.000 punti di raccolta.
L'accordo di partnership si basa sull'impiego della tecnologia Hydrochemolytic (HCT) di Aduro per trasformare in idrocarburi leggeri e olio di pirolisi film per insilati, reti, sacchi per cereali, teli per balle, spaghi e altre plastiche utilizzate in agricoltura.
A differenza delle tecniche tradizionali di cracking termico, che fanno uso di temperature elevate per rompere molecole complesse - spiega Aduro -, il processo HCT utilizza acqua come mezzo reattivo e composti metallici semplici ed economici come catalizzatori per spezzare selettivamente i legami tra atomi di carbonio nelle macromolecole, trasformandole in molecole più piccole, reattive ma gestibili. Il tutto avviene a temperature relativamente basse, riducendo così il consumo energetico e le emissioni di carbonio.
Il progetto prevede tre fasi, due vincolanti e la terza subordinata agli esiti positivi delle precedenti. Nella prima fase verranno condotte prove di fattibilità in laboratorio su campioni di plastica agricola forniti da Cleanfarms. Questi test valuteranno la tolleranza ai contaminanti, l’efficienza di conversione e la composizione dei prodotti ottenuti, definendo i requisiti di pretrattamento e l’idoneità delle materie prime al processo su scala maggiore.
Nella seconda fase, saranno trattati volumi maggiori di rifiuti plastici di origine agricola nei reattori pilota di nuova generazione messi a punto da Aduro, in modalità a flusso continuo. Verrà anche definito un modello tecnico-economico e di eco-efficienza preliminare, con stime su impatti ambientali, rese di prodotto e valore di mercato degli output.
Infine, se i primi due step avranno successo, sarà realizzato un impianto dimostrativo per la gestione delle plastiche agricole. Cleanfarms supporterà la validazione operativa continua e contribuirà all’ottimizzazione del modello industriale grazie alla propria esperienza logistica e alla rete di raccolta.
Si stima che solo in Canada il settore agricolo generi oltre 60.000 tonnellate di rifiuti plastici all’anno, gran parte delle quali finisce in discarica o viene bruciata. A livello globale, secondo la FAO, il volume si attesterebbe a circa 12,5 milioni di tonnellate annue (dato 2019).
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Questi sono i volti del consorzio che si occupa di raccolta, riciclaggio e trasformazione dei rifiuti in plastica provenienti da superficie privata.