16 dicembre 2024 08:41
La buona notizia è che, di anno in anno, aumenta il numero dei prodotti a scaffale che riportano in etichetta la codifica identificativa del materiale di composizione e le indicazioni sulla tipologia di pack e sul corretto conferimento in raccolta differenziata. Quella cattiva è che restano invece stabili, o crescono di poco, le certificazioni sulla compostabilità, le informazioni aggiuntive per la differenziata di qualità, i marchi o le altre indicazioni ambientali volontarie, così come le indicazioni per accedere digitalmente alle informazioni ambientali.
È quanto emerge dalla sesta edizione di IdentiPack, l’osservatorio di Conai e GS1 Italy sulla presenza di informazioni ambientali all'interno delle etichette apposte sugli imballaggi di 138.000 prodotti di largo consumo immessi al consumo nel nostro paese.
Lo studio delle etichette ha evidenziato che le indicazioni sulla tipologia di imballaggio e il suo conferimento nella raccolta differenziata sono presenti sul 56,4% delle confezioni a scaffale (era il 50% un anno fa), percentuale che sale all’80% di quelli effettivamente venduti (74,4% nel 2023).
I prodotti imballati con la codifica identificativa del materiale (ai sensi della Decisione 129/97/CE) corrispondono invece al 46,8% del totale delle referenze nel grocery, contro il 44,1% di un anno fa, con un picco del 72,2% del totale delle confezioni vendute (68,5%).
Marchi e informazioni ambientali volontarie sono invece presenti sull’8,3% dei prodotti a scaffale in GDO, le informazioni aggiuntive per fare bene la raccolta differenziata si trovano sul 6,9% dei prodotti, mentre le certificazioni della compostabilità del packaging non superano lo 0,2% delle confezioni a scaffale, valore sostanzialmente stabile negli ultimi dodici mesi.
Le indicazioni al consumatore per poter visionare digitalmente le informazioni ambientali si trovano sul 3,8% degli imballaggi in vendita, percentuale invariata rispetto a fine 2023.
Fra i settori merceologici - affermano gli analisti - quello del freddo si conferma il più ricettivo: è al primo posto per la codifica identificativa del materiale di composizione (con il 58,3% delle referenze) e per le indicazioni sulla tipologia di pack e sul corretto conferimento in raccolta differenziata (con un 78,7% dei pack a scaffale). È anche l’unico a superare il 10% in merito alla presenza di informazioni aggiuntive per una raccolta differenziata di qualità.
Si posizionano bene anche le carni e il fresco, entrambi sopra il 50% per quanto riguarda i pack che riportano la codifica identificativa del materiale (54,2% le carni, 52,5% il fresco) e sopra il 60% per la presenza di indicazioni sulla tipologia di imballaggio e sul corretto conferimento in raccolta differenziata (65,5% le carni e 69% il fresco).
"La comunicazione ambientale, seria e veritiera, è sempre più percepita come utile e necessaria - commenta Simona Fontana, direttore generale di Conai -. I consumatori hanno acquisito consapevolezza, e le imprese hanno compreso che devono conformarsi alla normativa e, allo stesso tempo, costruire un rapporto di fiducia basato sulla trasparenza e sull'autenticità delle informazioni".
METODOLOGIA. Utilizzando lo standard GS1 GTIN del codice a barre GS1 per identificare i prodotti, l'analisi di IdentiPack incrocia le informazioni ambientali riportate sulle etichette dei packaging di largo consumo, digitalizzate dal servizio Immagino di GS1 Italy Servizi con le elaborazioni NielsenIQ sul venduto negli ipermercati e nei supermercati italiani. Si ottengono così dati aggiornati su quanti prodotti presentano in etichetta le informazioni ambientali che sono obbligatorie da gennaio 2023 – identificazione del materiale di composizione dell’imballaggio e indicazioni per la raccolta differenziata – e quanti riportano informazioni aggiuntive, come i marchi volontari legati alle caratteristiche di sostenibilità del packaging, i suggerimenti su come fare una raccolta differenziata di qualità, o sistemi digitali come un QR code standard GS1 che può collegare a pagine web con le informazioni ambientali presenti sulla confezione.
Vedi anche: IdentiPack
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Alcune riflessioni del Consorzio C.A.R.P.I. sull'entrata in vigore del nuovo Regolamento su imballaggi e rifiuti da imballaggio e su alcuni punti controversi.