7 giugno 2024 08:55

Con l'assemblea di Amaplast, tenutasi ieri a Milano, si è concluso l'iter di approvazione della nuova "Federazione Confindustria Macchine per legno, ceramica, plastica e gomma, imballaggio e confezionamento", che vede insieme quattro associazioni dei beni strumentali: oltre ad Amaplast, in rappresentanza delle macchine per plastica e gomma, ci sono Acimac per i costruttori di macchine per ceramica, Acimall nelle macchine per legno e Ucima, che riunisce i costruttori di macchine per imballaggio.
I numeri della nuova aggregazione sono rilevanti: circa 1.300 aziende con quasi 70.000 addetti per un fatturato che supera i 19 miliardi di euro.

Un processo che ha richiesto qualche anno per essere portato a compimento e che richiederà ancora qualche passo formale prima del debutto ufficiale: la stipula dal notaio per lo statuto e il via libera di Confindustria, essendo la nuova organizzazione una federazione di primo livello con un posto in Consiglio generale.

In termini di governance, le quattro associazioni manterranno la loro autonomia e gli organi statutari, con qualche modifica già annunciata nell'organigramma: Gian Paolo Crasta ha assunto la direzione di Ucima e Acimac, mentre Mario Maggiani guiderà sia la nuova Federazione che l'associazione Amaplast. Confermato alla direzione di Acimall Dario Corbetta.

I presidenti delle quattro associazioni resteranno in carica e sarà eletto un nuovo presidente di Federazione. Il nome che circola, per il primo incarico biennale, è quello di Riccardo Cavanna, recentemente confermato alla presidenza dei costruttori italiani di macchine per imballaggio.

Per Massimo Margaglione, Presidente di Amaplast (nella foto), si tratta di un passo importante per avere più peso e rappresentanza a livello istituzionale, in ambito nazionale ed europeo, e poter fornire servizi di qualità agli associati grazie alle economie di scala; un risultato in parte già ottenuto grazie alle sinergie attivate da qualche anno tra Amaplast, Ucima e Acimac sotto la direzione di Maggiani.
Margaglione sottolinea, in particolare, le attività di lobby che hanno contribuito - tra l'altro - al rinvio della plastics tax e alla definizione del piano Transizione 5.0.

Durante l'assemblea, sono stati forniti dal Presidente i dati sull'andamento del settore nel 2023, già anticipati a marzo (leggi articolo).
"Gli ordini  si sono raffreddati negli ultimi mesi del 2023 e questa tendenza si è protratta anche nel primo trimestre del 2024, sebbene aprile e maggiio abbiano mostrato segni di una maggiore vivacità" ha affermato Margaglione.
"Nel complesso le previsioni per i prossimi mesi sono piuttosto prudenti: per molte aziende non sarà facile mettere a segno una ulteriore crescita ed è realistico attendersi un periodo di assestamento e transizione. Soprattutto la domanda domestica potrebbe rimanere debole, alla luce delle incertezze in merito all’effettiva operatività dei provvedimenti Transizione 5.0".

L'assemblea di Amaplast ha anche rinnovato il Consiglio direttivo 2024-2026 con l'elezione di: Luna Artico, Alessandro Balzanelli, Michele Bandera, Alessandra Bosco, Gianfranco Cattapan, Maria Grazia Colombo, Giovanna Franceschetti, Giovanni Luoni e Fabiola Plebani.
Siedono nel Collegio dei probiviri per il quadriennio 2024-2028: Erica Canaia, Carlo Cominelli, Andrea Fantozzi, Valeria Giacomoni e Aldo Zaffaroni. Infine, Revisori dei conti, sempre per il per il quadriennio 2024-2028, sono: Gianni Cazzulo (dottore commercialista), Claudia Cribiù e Roberta Rivi.

Nel corso della parte pubblica dell'assemblea, dopo la relazione del presidente e l'annuncio della nascita della Federazione, Federico Rampini, giornalista e scrittore, ha portato spunti e riflessioni sull'attuale quadro geopolitico internazionale.

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