8 gennaio 2024 09:21

Una sintesi basata su sette grafici sull'andamento 2023 del comparto delle materie plastiche negli Stati Uniti è stata pubblicata in apertura d'anno dall'associazione di settore Plastics.
Gli indicatori presi in considerazione evidenziano la complessità dello scenario economico a livello globale, caratterizzato dall'incertezza e dalla ricerca di un equilibrio non sempre facile da raggiungere, aspetti che non riguardano solo il mercato nordamericano.

Il primo trend (grafico a sinistra) riguarda la produzione di manufatti in plastica, che l'anno scorso ha registrato un significativo calo rispetto ai livelli 2022.
La ripresa sbocciata in primavera non ha non ha mantenuto lo slancio per il resto dell’anno, con un forte calo nei mesi estivi, seguito da un leggero aumento nel mese di settembre, trend successivamente confermato in chiusura d'anno.
L'associazione stima per il 2024 un rallentamento del declino, con una flessione complessivamente inferiore a quella del 2023.

Passando alle vendite di prodotti in plastica e gomma, in termini di valore, l'andamento è rimasto sostanzialmente stabile nel corso dell'anno, oscillando tra 24,4 e 24,9 miliardi di dollari (grafico a destra).
Nei primi quattro mesi, la curva è scesa, per poi risalire fino al mese di agosto e, infine, stabilizzarsi dopo l'estate.
Secondo Plastics, Nonostante la robusta crescita economica, alimentata principalmente dai consumi personali - che rappresentano l’87% della produzione di plastica -, le scorte sono rimaste elevate, provocando una diminuzione delle consegne. Le stime per il 2024 indicano un lieve miglioramento della situazione.

L'occupazione nel settore è stata condizionata dalla difficoltà di reperire manodopera, sfida che riguarda l'intero comparto manufatturiero americano. Secondo l'associazione di settore, si stima nel 2023 una contrazione dell'1,7% della forza lavoro impegnata nella produzione di prodotti in plastica, che ammonta complessivamente a poco più di 600mila addetti. Gli squilibri tra domanda e offerta di lavoro proseguiranno conn tutta probabilità anche quest'anno.

Un altro aspetto che ha caratterizzato il settore nell'anno appena trascorso è l'andamento dei prezzi alla produzione di materie plastiche: dopo aver raggiunto il punto più alto nel mese di aprile, sono gradualmente diminuiti con il riequilibrio tra domanda e offerta (grafico a sinistra). Trend che dovrebbe essere confermato anche per l'anno in corso, salvo interruzioni impreviste della produzione, come nel caso di condizioni meteorologiche avverse.

Il tasso di utilizzo delle capacità produttive, nella trasformazione, è diminuito nel corso dell'anno, attestandosi su una media mensile del 77,4%, contro l’83,1% dell'anno precedente, calo in linea con la contrazione delle attività registrata durante tutto l’anno (linea nera nel grafico a destra).
Viceversa, è salito il tasso di utilizzo della capacità produttiva nella produzione di materie plastiche e resine (linea rossa), soprattutto nella seconda metà dell'anno. Lo squilibrio tra domanda e offerta di resine ha contribuito alla diminuzione dell’indice dei prezzi alla produzione. Le previsioni per il 2024 indicano un aumento di questo indicatore nella produzione di plastiche, pur con un un ritmo più lento rispetto al 2023 (grafico a destra).

L'ultimo grafico, che interessa anche il nostro paese, è quello che riporta le importazioni di macchine e impianti per la trasformazione di plastiche e gomma. L'import è stato pari l'anno scorso a 1,8 miliardi di dollari, in flessione del -4,4% rispetto al 2023. Anche questo indicatore sottolinea il rallentamento delle attività di trasformazione, analizzato dal lato degli investimenti.

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