9 novembre 2023 12:41

In un convegno tenutosi ieri a Rimini in occasione di Ecomondo, Corepla e AIPE (associazione della filiera italiana dell'EPS) hanno annunciato un accordo d'intenti per potenziare la raccolta, il recupero e il riciclo di rifiuti da imballaggi in polistirene espanso sinterizzato, oggi gestito a macchia di leopardo sul territorio.

La volontà di Corepla di potenziare specifiche filiere dei materiali plastici da imballaggio per aumentare i tassi complessivi di recupero - espressa dal nuovo direttore del Consorzio Giovanni Bellomi -, già vista nelle bottiglie PET, potrebbe dare un nuovo impulso ai progetti pilota avviati negli ultimi anni da AIPE con la creazione delle piattaforme PEPS nel 2006, dei punti di raccolta dedicati nelle isole ecologiche e nei porti per la raccolta degli imballi ittici, senza dimenticare gli accordi siglati con grandi operatori (come il mercato ittico di Milano) e la distribuzione organizzata nei settori alimentare, elettrodomestico e arredo.

Progetti che hanno dimostrato la loro validità tecnica ed economica e che, affinati negli aspetti operativi, possono ora essere estesi anche ad altre realtà.
L'EPS, infatti, è riciclabile come le altre plastiche, ma la sua raccolta, nel flusso degli imballaggi, è ancora sottodimensionata: sono circa 10mila tonnellate annue solo nelle PEPS, volume che quasi raddoppia considerando anche la raccolta fuori da questo circuito. Volumi che si disperdono anche a causa dei diversi flussi: gli imballaggi domestici possono essere raccolti nella differenziata, ma per quelli secondari e i grandi imballi per il trasporto di elettrodomestici bisogna implementare sistemi ad hoc con retailer e GDO.

L'accordo con Corepla, nello specifico, ha l'obiettivo di incidere sulla raccolta differenziata del polistirene espanso, sensibilizzando i cittadini e coinvolgendo in questa attività i comuni e le municipalizzate; attività più consona a un Consorzio di filiera piuttosto che a una associazione industriale.
L'attività è già iniziata con l'invio ai comuni di un questionario, utile a mappare le iniziative già avviate e sondare l'interesse delle autorità locali a implementare la raccolta di EPS, laddove non viene già fatta. Inoltre, i comuni sono stati invitati a creare, all'interno delle isole ecologiche, aree dedicate al conferimento degli imballaggi di EPS di maggiori dimensioni, come quelli utilizzati nella distibuzione di piccoli elettrodomestici come i televisori.

AIPE, da parte sua, metterà a fattor comune le esperienze condotte nei progetti pilota per portarle su scala nazionale; inoltre, insieme al Consorzio, supporterà i comuni e i gestori del servizio di raccolta nell'affrontare gli aspetti più tecnici della gestione dei rifiuti in EPS.

Una volta raccolti, i rifiuti saranno avviati alle PEPS (piattaforme per il recupero e riciclo di EPS), il cui numero sarà progressivamente incrementato in funzione della crescita dei volumi raccolti.

"Con il varo delle nuove norme UE sugli imballaggi avremo sempre più bisogno di quantità rilevanti, che oggi non ci sono, di materiale riciclato da incorporare nei nostri prodotti - commenta Alessandro Augello (nella foto) , presidente di AIPE -. Purtroppo, questo materiale viene erroneamente ritenuto non riciclabile dai cittadini, e talvolta anche dalle autorità locali; un pregiudizio infondato che dobbiamo sradicare, anche con l'aiuto di Corepla".

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