6 novembre 2023 13:35

Nel 2018, Ellen MacArthur Foundation ha lanciato il New Plastics Economy Global Commitment, impegno per una gestione più circolare dei rifiuti in plastica (leggi articolo).
A distanza di cinque anni, la Fondazione ha pubblicato un rapporto sullo stato di avanzamento dell'iniziativa intitolato "The Global Commitment Five Years In: Learnings to Accelerate Towards a Future Without Plastic Waste or Pollution" (scaricabile QUI).

Secondo il documento, le imprese che hanno siglato il Global Commitment hanno performato meglio rispetto ai competitor nella lotta ai rifiuti plastici, hanno ridotto l'utilizzo di diversi articoli problematici o evitabili in plastica, hanno stabilizzato il consumo di plastica vergine, evitando di consumare quasi tre milioni di tonnellate aggiuntive e più che raddoppiato la percentuale di contenuto riciclato incorporato nei loro imballaggi, dal 4,7% del 2018 all'11,7% del 2022, rispetto ad un aumento di appena un punto percentuale nel mercato preso nel suo insieme.

Se questo è il bicchiere mezzo pieno, c'è anche quello mezzo vuoto: l’80% del mercato degli imballaggi in plastica non è coperto dall’Impegno Globale e non tutti i soggetti che hanno aderito al programma saranno in grado di raggiungere gli obiettivi chiave al 2025.
Per esempio, si è ancora lontani dal garantire che il 100% degli imballaggi in plastica siano riutilizzabili, riciclabili o compostabili, obiettivo fissato al 2025; oggi siamo intorno all'80%. Il contenuto di riciclato si ferma sotto al 12% a fronte di un target del 26%. Progressi limitati si sono ottenuti nel passaggio dal packaging monouso a quello riutilizzabile. Ovviamente ci sono - e vengono citati - esempi virtuosi, anche di aziende rinomate e di grande dimensione.

Ecco perché, afferma la Fondazione, pur confermando il ruolo chiave dell'impegno volontario, serve uno strumento internazionale giuridicamente vincolante sull’inquinamento da plastica, anche se la regolamentazione, da solo, non è in grado di risolvere il problema, data la natura complessa del fenomeno.

Questi gli impegni che le aziende si sono impegnate a rispettare entro il 2025:

• Garantire che il 100% degli imballaggi in plastica siano riutilizzabili, riciclabili o compostabili entro il 2025.
• Aumentare la quota di contenuto riciclato post-consumo (PCR) in tutti gli imballaggi in plastica utilizzati, con target fissati da ogni azienda, ma con l'obiettivo di arrivare a una media ponderata del 26% entro il 2025.
• Diminuire l'uso di plastica vergine negli imballaggi, obiettivo introdotto nel 2021 solo per marchi e rivenditori, con l'obiettivo di ridurre l'uso di plastica vergine del 18% entro il 2025.
• Agire per passare dai modelli monouso ai modelli di riutilizzo, ove possibile (obiettivo qualitativo).
• Eliminare gli imballaggi in plastica problematici o non necessari (obiettivo qualitativo)

L’Impegno Globale coinvolge oltre mille organizzazioni, tra cui 250 aziende, 55 governi, 27 istituti finanziari oltre a centinaia di enti, organizzazioni governative e no profit, associazioni.

Vedi anche: The Global Commitment Five Years In: Learnings to Accelerate Towards a Future Without Plastic Waste or Pollution

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