28 marzo 2023 11:40
Il costruttore di presse a iniezione Sumitomo (SHI) Demag ha chiuso l'esercizio 2022 con un fatturato di 762 milioni di euro, il 6% in meno rispetto al risultato record conseguito l'anno precedente (808 milioni, +17,4% sul 2020). La mancata conferma dei volumi 2021, spiega il CEO Gerd Liebig (nella foto), è da imputare alla scarsa disponibilità di materiali e componenti, che ha avuto un impatto negativo sulle vendite e, a causa dei maggiori costi difficili da trasferire a valle, anche sulla redditività.
Viene confermata la vivacità, in Europa, dei mercati dell'Est e Sud Europa, tra i quali l'Italia, oltre a Repubblica Ceca e Ungheria. Tutte sedi in cui il gruppo ha investito in nuove filiali negli ultimi anni.
"Confidiamo quest'anno in catene di approvvigionamento più stabili, poiché ciò ci permetterà di compensare eventuali aumenti dei costi con una maggiore efficienza produttiva", afferma Liebig, che indica come modello di efficienza e costi ridotti lo stabilimento di Wiehe, dedicato alla costruzione di presse elettriche IntElect, in funzione da sei anni. Del resto, è proprio l'azionamento elettrico a contribuire in modo sostanziale alla vendite, dato ne è dotata una pressa sulle quattro che escono dalle fabbriche di Sumitomo (SHI) Demag.
In questo segmento, il costruttore ha presentato di recente alcune novità: la serie PAC-E l'anno scorso in occasione del K2022 (leggi articolo) e le IntElect S di medio tonnellaggio, introdotte nei primi mesi di quest'anno (leggi articolo), entrambe nel segmento dello stampaggio veloce, sfruttando la precisione offerta dagli azionamenti elettrici.
“Il nostro portafoglio di macchine completamente elettriche ora copre tutte le esigenze del mercato, dalla massima efficienza energetica e precisione, fino a tempi di ciclo brevi e produttività - sottolinea Liebig -. Considerando gli attuali sviluppi nei costi dell'elettricità, stimiamo che la domanda di sistemi completamente elettrici, sia nel packaging che nei beni di consumo, sarà molto consistente in futuro", dichiara il CEO di Sumitomo (SHI) Demag, arrivando ad affermare che, entro il 2024, una pressa su due costruita in Europa sarà completamente elettrica.
“Dato l'aumento dei prezzi dell'energia, il ritorno sull'investimento per quasi tutte le applicazioni si è ridotto drasticamente - aggiunge -. Ciò rende l'investimento in macchine completamente elettriche non solo conveniente, ma assolutamente a prova di futuro (future-proof)".
Un altro trend rilevato dal costruttore nippo-tedesco è la crescente domanda di automazione, che si traduce nella fornitura di isole di stampaggio integrate, al quale l'azienda ha risposto introducendo nuove soluzioni, come i robot SAM-C e SAM-S (leggi articolo).
Per quanto concerne l'evoluzione del mercato, Liebig si aspetta un significativo miglioramento degli approvvigionamenti nel corso dell'anno e un allentamento della forte pressioni sui costi, pur permanendo sfide in termini di salari più elevati, prezzi dell'elettricità alle stelle, corsa dell'inflazione, maggiori costi dei microchip, insieme ad aspetti legati al trasporto e alla logistica, nonché agli acquisti di lamiera e acciaio.
“Attualmente, i mercati internazionali rimangono molto deboli a causa delle continue incertezze, dell'inflazione elevata e dei prezzi dell'energia, nonché dei continui aumenti dei costi di materiali e componenti - commenta Liebig -. In America e in Europa, prevediamo che la domanda tornerà a crescere a partire dal mese di maggio. Analogamente, in Cina, le modifiche alle politiche nazionali contro il coronavirus avranno probabilmente un impatto sul settore medicale e sugli imballaggi". "È inoltre probabile - conclude - che le pressioni sull'industria automobilistica si protraggano anche nel corso di questo esercizio".
Nonostante lo scenario macroeconmico, il gruppo conferma gli investimenti: a febbraio sono inziati lavori di amplamento dello stabilimento cinese di Ningbo, dove sorgerà un nuovo reparto dedicato alla costruzione di macchine con forza di chiusura fino a 1.500 tonnellate, della serie Systec Servo, destinate ai mercati asiatici (leggi articolo).
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