8 marzo 2023 08:40
I diisocianati TDI e MDI sono impiegati insieme ai polioli per formulare i materiali poliuretanici. Se non gestiti in modo corretto, possono mettere a rischio la salute sui luoghi di lavoro, provocando irritazione della pelle o degli occhi e asma professionale.
Per proteggere i lavoratori da questi rischi, il 13 febbraio scorso la Commissione europea ha proposto nuovi limiti di esposizione professionale (OEL) vincolanti per i diisocianati, stabilendo così condizioni di parità minima in tutta la UE. I limiti di esposizione professionale sono valori normativi che indicano i livelli di esposizione considerati sicuri (sulla base di considerazioni sanitarie) per una sostanza chimica presente nell'aria di uno spazio di lavoro.
Nello specifico, la Commissione propone di introdurre un limite di esposizione professionale media ponderata nel tempo (TWA) pari a 6 µg NCO/m3 e un limite di esposizione a breve termine (STEL) di 12 µg NCO/m3. Un valore transitorio di 10 μg NCO/m³ con uno STEL associato pari a 20 μg NCO/m³ verrebbero applicati fino al 31 dicembre 2028.
Questi valori sono stati fissati dall'Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) sulla base di evidenze scientifiche sugli effetti di queste sostanze sulla salute, tenendo conto del parere dei datori di lavoro, dei sindacati e degli Stati membri presenti nel comitato consultivo per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro (ACSH).
Limiti di esposizione professionale per i diisocianati erano già in vigore in alcuni Stati membri, ma non per tutti i diisocianati e non in modo vincolante. La proposta della Commissione impone un valore di riferimento, lasciando comunque liberi gli Stati membri di adottare limiti più bassi.
L'associazione di settore, Isopa, ha accolto favorevolmente la proposta della Commissione, in particolare l'approccio volto a stabilire condizioni di parità nella UE, apprezzando la fissazione dei valori concordati in ambito ACSH. I nuovi limiti richiederanno significativi investimenti da parte della filiera dei poliuretani con costi aggiuntivi, per raggiungere il valore più basso (6 µg NCO/m3), stimati in 13,5 miliardi di euro.
Secondo l'associazione, la proposta della Commissione, in combinazione con la formazione dei lavoratori, rappresenta un passo avanti importante per azzerare i casi di asma professionale e proteggere adeguatamente i lavoratori. "Questi valori OEL sono stati fissati a complemento di una restrizione Reach che stabilisce requisiti di formazione per i lavoratori che manipolano diisocianati - nota Isopa -. Sosteniamo fortemente questo approccio combinato, in vista della riduzione dell'esposizione conseguente all'implementazione dei corsi di formazione obbligatori".
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