2 novembre 2022 08:47
La tecnologia per il riciclo meccanico di rifiuti plastici in ottica di upcycling, messa a punto da NextChem (gruppo Maire Tecnimont) e sperimentata nell'impianto bresciano MyReplast di Bedizzole (leggi articolo) è stata implementata in un nuovo stabilimento inaugurato ieri da GCB Polymers nella zona industriale di Kezad, vicino Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti (EAU).
L'impianto è in grado di rigenerare diverse tipologie di rifiuti plastici, come sfridi di produzione, seconde scelte, prodotti non conformi o riciclati post-consumo, trasformandoli mediante compounding in polimeri di maggior valore, destinati ad applicazioni industriali, contribuendo così in modo concreto allo sviluppo dell’economia circolare.
Sito presso lo Kezad Polymers Park di Abu Dhabi, il principale distretto integrato della plastica degli emirati, l’impianto è stato realizzato da GCB Polymers, una joint-venture costituita da NextChem, P2 Polimeri e Polyme General Trading. Si servirà del vicino Porto di Khalifa per le attività di import-export, con l'obiettivo di raggiungere una capacità produttiva pari a 180.000 tonnellate annue nel corso dei prossimi anni. Le resine sono destinate a una vasta gamma di prodotti per la casa, arredi da giardino, tubi, packaging e altre applicazioni.
“L’impianto di Kezad è un esempio del know-how italiano, messo a punto nel nostro paese e ora esportato per aiutare i Paesi come gli Emirati a sviluppare l’economia circolare su scala industriale - commenta Fabrizio Di Amato, Presidente di Maire Tecnimont -. Convertendo polimeri di bassa qualità in prodotti di più alto valore e, allo stesso tempo, effettuando l’upcycling degli scarti plastici, stiamo industrializzando un modello innovativo e concreto per dare un forte impulso all’economia circolare in EAU. Siamo felici di continuare a supportare il Paese a realizzare la sua visione sulla transizione energetica con più energia prodotta e meno emissioni”.
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