26 luglio 2022 08:56
Non erano prodotti in Italia, come recava il marchio “Made in Italy” apposto sui prodotti, ma in Francia, dove l'azienda vicentina aveva fornito ad aziende terziste gli stampi per la produzione industriale. E così la Guardia di Finanza ha eseguito il sequestro probatorio d’urgenza di 582.772 tra vasi e sottovasi in plastica per un valore di 1,2 milioni di euro, stoccati nei magazzini di Malo (VI) e Villaverla (VI) di un’azienda che in un comunicato viene indicata "tra i leader mondiali nel settore della fabbricazione di prodotti da arredamento".
Il sequestro è avvenuto quasi per caso, in seguito a un decreto di perquisizione locale emesso dalla Procura della Repubblica di Vicenza, finalizzato a verificare la corrispondenza tra l’asserita produzione nazionale di beni in ceramica e l’effettiva origine degli stessi. L’intervento, condotto dai finanzieri della Compagnia di Schio, non ha rilevato irregolarità sui prodotti in ceramica, ma ha permesso di appurare come l’azienda pubblicizzasse allo stesso modo, per tutti i prodotti in plastica presenti in magazzino, la produzione industriale totalmente nazionale.
Gli accertamenti documentali conseguenti hanno permesso di valutare come parte dei citati prodotti, etichettati come “Made in Italy”, fosse fabbricata in Francia. Attraverso le etichette apposte sui pallet, è stata anche appurata la verosimile origine transalpina di altri prodotti, per cui non è stata esibita alcuna fattura giustificativa sulla fornitura.
In base ai riscontri, sono stati segnalati alla Procura della Repubblica Vicenza, per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci (art. 517 del codice penale), l’attuale ed il precedente Amministratore Delegato della società di capitali gerente lo stabilimento, nonché il Commissario straordinario della società proprietaria dello stesso fino al giugno 2021, nominato dal Ministero dello Sviluppo Economico essendo l’impresa in amministrazione straordinaria. In particolare - sottolinea la Guardia di Finanza - è stato ricostruito come il verosimile approvvigionamento dei beni dalla Francia fosse avvenuto, senza soluzione di continuità, anche nel periodo della precedente gestione aziendale.
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