15 dicembre 2021 13:57
L'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha rivalutato i rischi legati alla presenza di bisfenolo A (BPA) negli alimenti e propone di ridurre in modo significativo la dose giornaliera tollerabile (TDI) rispetto ai valori fissati nel 2015. Le conclusioni dello studio sono spiegate in una bozza di parere scientifico in consultazione pubblica fino all'8 febbraio 2022.
Il TDI è una stima della quantità di una sostanza (espressa per chilogrammo di peso corporeo) che può essere ingerita giornalmente per tutta la vita senza rischi apprezzabili. Nella sua valutazione precedente, l'EFSA aveva fissato una TDI temporanea di 4 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno.
Nella bozza di rivalutazione, pubblicata oggi, il gruppo di esperti dell'EFSA che lavora sui materiali a contatto con gli alimenti, gli enzimi e i coadiuvanti di processo (CEP) ha stabilito una TDI notevolmente più bassa, pari a 0,04 nanogrammi per chilogrammo di peso corporeo al giorno. L'abbassamento del TDI è frutto dell'analisi degli studi pubblicati in letteratura scientifica dal 2013 fino al 2018, in particolare di quelli che riportano effetti negativi del BPA sul sistema immunitario.
“Questa bozza aggiornata è il risultato di una valutazione approfondita durata diversi anni - sostiene Claude Lambré, presidente del gruppo di esperti CEP -. Abbiamo utilizzato un approccio sistematico per selezionare e valutare tutte le evidenze disponibili. I nuovi studi scientifici emersi in letteratura ci hanno aiutato ad affrontare importanti incertezze sulla tossicità del BPA”.
Gli esperti del gruppo CEP e del gruppo di lavoro sulla rivalutazione del BPA presenteranno i criteri scientifici alla base della bozza di revisione nel corso di una riunione tecnica, aperta a tutte le parti interessate, che si terrà il 24 gennaio 2022 (adesioni QUI).
Il Bisfenolo A è impiegato nella produzione di policarbonato e di resine epossifenoliche, queste ultime utilizzate per rivestire internamente lattine in alluminio e serbatoi per acqua potabile. É anche presente nella carta termica e in alcuni cosmetici. Il BPA è stato inserito tra le sostanze chimiche estremamente preoccupanti per la salute (SVHC, Substance of Very High Concern) riportate nell’allegato XVII del regolamento Reach, per le quali sono in vigore restrizioni alla produzione e all’impiego in ambito comunitario.
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