![imballaggio](https://www.polimerica.it/public/immagini/2019%20machine/ucima_packaging.jpg)
I costruttori italiani di
macchine automatiche per il
confezionamento e l’
imballaggio archiviano l'emergenza Covid-19: nei
primi sei mesi di quest'anno, infatti, il fatturato settoriale è cresciuto del
+21% rispetto allo stesso periodo del 2020 e le esportazioni hanno segnato un
+19,3%, a fronte di un mercato domestico in progressione del
+31,2%.
Con questi risultati - afferma l'associazione di settore Ucima - l’intero comparto torna sui
livelli pre-pandemia, con una differenza di solo
-1,8% rispetto al primo semestre del 2019, anno record con un giro d'affari per la prima volta sopra la soglia degli 8 miliardi di euro.
![Ucimu Gentili](https://www.polimerica.it/public/immagini/2020%20aziende/ucima_gentili.png)
Del resto, il settore è stato colpito solo marginalmente dalla pandemia: nel
2020, i costruttori italiani hanno accusato una flessione su base annua del -2,9%, attestandosi a 7,81 miliardi, in linea con il risultato del 2018 (7,9 miliardi).
Sono addirittura aumentati sia il numero delle aziende censite (635 in totale, +3,1%), sia il numero degli occupati, salito a 35.630 addetti, con una crescita del +7%.
“I dati del primo semestre 2021 dicono molto della bontà del lavoro fatto nel 2020, quando le nostre aziende non si sono mai fermate - afferma
Matteo Gentili, presidente di Ucima (nella foto) -. Anzi, il comparto ha colto l’occasione della difficile situazione nazionale e internazionale per migliorare e affinare ulteriormente le proprie soluzioni sul fronte delle tecnologie digitali e, per ora, ne stiamo vedendo i frutti". "Per la
seconda metà dell’anno c’è
fiducia, anche perché in diversi mercati si registrano aspettative di crescita”, aggiunge Gentili.
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