
Oltre
ottanta tonnellate di rifiuti di plastica, carta e cartone, con destinazione
India e
Pakistan, sono stati rinvenuti all'interno di tre container in partenza dal
Porto di Venezia e
sequestrati dalle forze dell'ordine.
Le attività investigative, svolte in coordinamento tra i funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (
ADM) di Venezia e i
Carabinieri Forestali di Padova, sono partite a seguito di un controllo, effettuato in provincia di Padova dai Carabinieri, che ha comportato il sequestro di alcune decine di tonnellate di scarti di lavorazione di
bobine di film plastico.
A seguito di specifiche attività di analisi di rischio e con l’ausilio dell’apparecchiatura scanner a raggi X in dotazione, i funzionari ADM di Venezia hanno individuato alcuni
container contenenti merci (in seguito rivelatisi
rifiuti) non corrispondenti alla documentazione doganale presentata dall’esportatore. La verifica tecnica condotta sui carichi ha permesso di accertare la presenza, al loro interno, di imballi con residui di lavorazione derivanti da industrie della
carta e della
plastica, provenienti in parte anche da altri paesi UE e gestiti in violazione delle disposizioni comunitarie e della normativa nazionale relative al recupero e riciclo.
Secondo gli inquirenti, i rifiuti - una volta arrivati a destinazione -, sarebbero entrati nel ciclo di
recupero della carta da macero e della plastica, per la produzione di materia prima secondaria per l’
industria tessile.
Le due aziende
proprietarie della merce destinata all’esportazione sono state segnalate all’Autorità giudiziaria per il reato di
gestione illecita di rifiuti, mentre l'
esportatore è stato segnalato per i reati di
falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico ed
esportazione illecita di rifiuti. Nessuno degli indagati, infatti, è stato in grado di fornire né la tracciabilità e né la prova che la merce oggetto dell’esportazione non si trattasse di rifiuto come, invece, è stato qualificato e sequestrato.