L’
Istituto Italiano Imballaggio ha acquisito la
Carta etica del Packaging, nata nel 2015 da una riflessione condivisa tra
Edizioni Dativo e
Politecnico di Milano, dando vita alla Fondazione Carta etica del Packaging, presieduta da
Anna Paola Cavanna (nella foto), presidente dell’Istituto.
La
Carta etica del Packaging contiene principi utili ad accompagnare il packaging verso un futuro più consapevole. É pensata come strumento per una “
cultura di sistema”, basata su
10 principi di fondo, che si devono ritrovare nel packaging: responsabilità, bilanciamento, sicurezza, accessibilità, trasparenza, informazione, contemporaneità, lungimiranza, educazione e sostenibilità.
Nel Consiglio di Amministrazione della fondazione siedono anche
Michele Amigoni (Barilla) e
Ciro Sinagra (Laminazione Sottile), in qualità di Vice Presidenti, la consigliera
Chiara Faenza (Coopitalia) e il past president dell’Istituto,
Antonio Feola (Unionfood). La direzione operativa è stata affidata a
Francesco Legrenzi, direttore Istituto Italiano Imballaggio, mentre
Mauro Peveri ha ricevuto l’incarico di revisore unico.
Tra gli
scopi della nuova Fondazione vi sono la
promozione culturale, l'addestramento, la
formazione e l'aggiornamento di soggetti che, a titolo professionale o volontario, operano nei settori di attività e la promozione o la partecipazione in attività di ricerca, sui temi di particolare interesse, nei settori in cui si esplica l'attività della Fondazione, anche attraverso l'attuazione di iniziative sperimentali. Alcuni
progetti sono già allo studio, per esempio Commissioni di studio per la
sostenibilità ambientale del packaging,
formazione universitaria e
post-universitaria,
premi per la ricerca scientifica e il progresso etico legato all’imballaggio,
pubblicazioni e altre attività di miglioramento della filiera imballaggio.
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