Una vasta operazione condotta ieri dai
Carabinieri del NOE in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Calabria e Sicilia ha portato a
16 ordini di custodia cautelare (6 in carcere, 3 agli arresti domiciliari e 7 con obbligo di firma) e al
sequestro di
9 capannoni industriali riconducibili ad aziende attive nel campo del trattamento dei rifiuti. Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di
traffico illecito di rifiuti in concorso e realizzazione di discariche abusive ubicate in Piemonte, Lombardia e Veneto.
Le attività investigative, coordinate dalla
DDA di Torino, hanno individuato e sgominato un gruppo criminale dedito dedito alla gestione e
smaltimento illecito di ingenti quantitativi di rifiuti, costituiti da rifiuti indifferenziati urbani e speciali provenienti prevalentemente - su diversi canali - da varie regioni del Nord Italia, attraverso lo stoccaggio ed il successivo abbandono in
capannoni industriali dismessi, individuati e sequestrati nelle località di Sale (AL), Breda Di Piave (TV), Oltrona San Mamette (CO), Ossona (MI), Cerrione (BI), San Pietro Mosezzo (NO), Pregnana Milanese (MI), Romentino (NO), Caltignaga (NO) e Momo (NO).
Per immettere i rifiuti nel circuito illegale veniva utilizzato un
falso codice EER riferito prevalentemente a “
plastica e gomma” oppure a”
imballaggi di materiali misti”, cioè rifiuti su cui è ancora possibile un recupero di materia, in luogo del corretto codice corrispondente ai rifiuti che non presentano frazioni valorizzabili, che possono quindi essere smaltiti solo in discarica autorizzata o termovalorizzatore.