
Avviato il giugno scorso presso la sede di Proplast, il progetto
Reciplast punta a sviluppare nuovi processi per la
separazione, il
riciclo e la
valorizzazione di frazioni di scarti post-consumo e industriali che ad oggi presentano criticità nella riciclabilità e nel riuso, con un focus particolare su
imballaggi e componenti
auto.
L’ambito della ricerca, che si completerà alla fine del 2021 con un finanziamento di
8 milioni di euro (Bando: POR-FESR – Piattaforma Bioeconomia della Regione Piemonte) è ampio: i partner si sono dati come obiettivo lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative in grado, da un lato, di separare mediante processi di tipo
termo-meccanico e
chimico (depolimerizzazione) le frazioni ad oggi non separabili e, dall’altro, di migliorare la
qualità della selezione, così da ridurre in modo rilevante la frazione non riciclabile. Un secondo ambito riguarda la messa a punto di
formulazioni a base di plastiche rigenerate destinate a
settori applicativi che fino ad oggi non hanno potuto impiegarle a causa delle ridotte prestazioni rispetto ai polimeri vergini.

Co-finanziato da Regione Piemonte ed Unione Europea, il progetto si propone anche di ridurre l’impatto ambientale di componenti
auto in plastica a fine vita, attualmente non riciclati, mediante lo sviluppo di processi innovativi di
riciclo chimico di
poliuretani espansi e di
elastomeri (guarnizioni e pneumatici).
Partecipano al Progetto Reciplast le
aziende Garbo, Proplast, FCA, Derichebourg Ambiente, Mista, Novasis Innovazione, Erica, Maris, Bausano, PG Plast, Trafil, Mod.En, B-Pack, CMP Bresso, oltre a
partner accademici quali Università del Piemonte Orientale, Politecnico di Torino e Università degli Studi di Torino.
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