31 ottobre 2019 08:52
Dopo aver confermato ieri l’esistenza di trattative, le due case Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e Groupe PSA hanno raggiunto un importante accordo per fondere in modo paritetico le rispettive attività dando vita al quarto produttore mondiale di automobili, con 8,7 milioni di unità prodotte ogni anno, alle spalle di Volkswagen, Toyota e Renault-Nissan-Mitsubishi e prima di General Motors.
HOLDING OLANDESE. L’operazione prevede una fusione sotto una capogruppo olandese controllata al 50% dagli azionisti di Groupe PSA e al 50% da quelli di FCA, quotata su Euronext (Parigi), Borsa Italiana (Milano) e al New York Stock Exchange.
Il CdA della holding olandese avrà una rappresentanza bilanciata di 11 membri: cinque nominati da FCA (incluso John Elkann in qualità di Presidente) e cinque da Groupe PSA, con Carlos Tavares alla funzione di Chief Executive Officer, oltre che membro del Consiglio di Amministrazione, per un mandato iniziale di cinque anni.
"In un settore in rapida evoluzione, con nuove sfide in termini di mobilità connessa, elettrificata, condivisa e autonoma, la società risultante dalla fusione farà leva sulla sua forza nella ricerca e sviluppo e sul suo ecosistema globale per accelerare l'innovazione e affrontare queste sfide con agilità ed efficienza negli investimenti”, si legge in una diffusa oggi dalla casa automobilistica italoamericana. “Inizialmente, la società risultante dalla fusione beneficerebbe di margini tra i più elevati nei mercati ove presente, sulla base della solidità di FCA in Nord America e in America Latina e quella di Groupe PSA in Europa”.
NESSUNA CHIUSURA E SINERGIE PER 3,7 MILIARDI. Il progetto, che non prevede chiusure di stabilimenti e manterrà una "importante presenza nelle attuali sedi operative centrali in Francia, Italia e negli Stati Uniti", dovrebbe comportare sinergie annuali a breve termine stimate in circa 3,7 miliardi di euro, frutto di una più efficace allocazione delle risorse per gli investimenti su larga scala in piattaforme veicoli, sistemi di propulsione e tecnologie, nonché della maggiore capacità di acquisto in virtù della nella nuova dimensione del gruppo. Si prevede che l’80% di queste sinergie possano essere conseguite dopo 4 anni, con un costo una tantum stimato in 2,8 miliardi di euro.
La nuova realtà industriale, sulla base dei risultati 2018 (escludendo Magneti Marelli e Faurecia), avrà ricavi congiunti per quasi 170 miliardi di euro e un utile operativo di oltre 11 miliardi di euro.
Prima del perfezionamento dell’operazione, FCA distribuirebbe ai propri azionisti un dividendo speciale di 5,5 miliardi di euro, nonchè la propria partecipazione in Comau, mentre Peugeot distribuirebbe ai propri azionisti la partecipazione del 46% detenuta in Faurecia.
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