18 luglio 2019 08:14
La tedesca Saperatec ha presentato un progetto per realizzare un impianto dedicato al riciclo di imballaggi flessibili multistrato post-consumo, tra i più difficili da recuperare poiché frutto di accoppiamento di materiali diversi. L’impianto integrato sarà in grado di trattare frazioni di rifiuto da imballaggio con strutture multilayer quali PET/Al/PE, PET/Al, Al/PE, PE/Al/PE ottenendo polietilene, alluminio e PET.
Nei piani della società, il primo impianto sarà operativo nel 2020 e avrà una capacità di trattamento annuo intorno alle 17mila tonnellate, ottenendo alla fine del processo 10mila tonnellate di rLDPE, 3.400 ton di alluminio e 2.600 ton di PET.
Saperatec ha sviluppato un processo di micro-emulsione in grado di favorire il distacco dei diversi strati utilizzando uno speciale liquido di separazione, agitando e sottoponendo al calore il materiale preventivamente sminuzzato. Le diverse frazioni vengono quindi sottoposte a lavaggio, separazione ed essicazione.
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Amut ha avviato in Australia il suo terzo impianto di riciclo in due anni mezzo, con piena soddisfazione del cliente. Dopo il PET è la volta delle poliolefine.