28 maggio 2019 09:32
Il consumo di polistirene espanso sinterizzato (EPS) in Italia segna nel 2018 un leggero incremento dei volumi, passando da 119.000 a 120.000 tonnellate, secondo i dati presentati dall’associazione di settore, AIPE.
All’interno del comparto, però, si possono però leggere alcune tendenze, la principale delle quali è che il segmento dei preformati va meglio rispetto a quello dei blocchi, indicando che il mercato sta premiando i prodotti più tecnologici e che offrono prestazioni specifiche. Il segmento delle perle sfuse, sostanzialmente stabile, continua invece a rimanere marginale rispetto agli altri due.
Analizzando i dati per ambito applicativo - sottolinea AIPE -, si nota una crescita dei consumi di EPS per imballaggio - passati da 47.000 a 52.000 ton -, mentre l'edilizia registra anche quest’anno una leggera contrazione, scendendo da 69.000 a 66.000 tonnellate, pur confermandosi il principale settore d’impiego.
"Malgrado il fatto che le norme (anche europee) siano più restrittive e che il materiale sia oggetto di critiche da parte di alcune associazioni ambientaliste, gli imballaggi in EPS hanno performance tecniche tali (in particolare mantenimento della temperatura, protezione dagli urti, sicurezza per il contatto alimentare) da renderli una scelta sempre valida”, sottolinea l’associazione dei produttori e trasformatori di EPS.
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