16 aprile 2019 08:50
Ricercatori della Ohio State University hanno messo a punto un ibrido a base di bioplastiche e gomma naturale capace di superare i limiti prestazionali dei biopolimeri e ampliare le possibilità di sostituzione di plastiche di origine fossile nel packaging flessibile per uso alimentare e in altre applicazioni.
In un articolo pubblicato sul magazine scientifico Polymers, vengono riportati i risultato dello studio compiuto miscelando il biopolimero PHBVV (poli-idrossi-butirrato-valerato-valerato) ottenuto mediante fermentazione di biomasse con la gomma naturale e aggiunta di perossidi organici e trimetilolpropano triacrilato (TMPTA).
Il risultato - affermano i ricercatori statunitensi - è un materiale per filmatura con una durezza superiore del 75% e il 100% più flessibile rispetto al PHBVV, quindi anche più facile da lavorare.
L’aggiunta di gomma al biopolimero ha ridotto la resistenza meccanica del 30% e non dell’80% come in precedenti tentativi di ibridazione. La possibilità di aumentare la flessibilità, con una limitata perdita di resistenza, è un requisito fondamentale nella produzione di film plastici.
I ricercatori stanno continuando il loro lavoro per individuare materiali biodegradabili da utilizzare come additivi per rinforzare ulteriormente il materiale, dai fondi di caffé alle bucce di pomodoro e gusci d'uovo, ma vengono prese in considerazione anche alcune erbe infestanti.
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