11 dicembre 2018 08:56
Presentando i risultati finanziari dei primi sei mesi dell’esercizio fiscale (che si chiude ad aprile 2019), il produttore britannico di imballaggi DS Smith ha annunciato di voler dismettere la divisione Plastics e di stare valutando una cessione degli assets, pur giudicando queste attività “attraenti e con buone prospettive di crescita". A questo scopo, la divisione è stata inserita in bilancio tra le 'discontinued operations’.
Nei primi sei mesi dell’anno, le vendite del segmento Plastics sono cresciute del +2%, anche se l’impatto sulla profittabilità a breve termine è stato condizionato negativamente dai maggiori prezzi delle materie prime e dalle difficoltà di ribaltare a valle questi maggiori costi.
Le attività Plastics riuniscono imballaggi flessibili, rigidi ed espansi con un giro d’affari, nei primi sei mesi, pari a 182 milioni di sterline (367 milioni nell’esercizio 2017-2018). Comprendono 25 stabilimenti presenti in dodici paesi tra Europa, Nord America, Asia e Australia.
Nel primo semestre dell’esercizio finanziario 2018-2019, DS Smith ha registrato una crescita delle vendite del 16% (a cambi costanti), per poco più di 3 miliardi di sterline, con volumi in aumento del 3,2%. Contando anche gli imballaggi in plastica, le vendite salgono a 3,25 miliardi, con una crescita del 15%.
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Sempre più utilizzate nei nuovi dispositivi medicali e negli imballaggi farmaceutici, dove giocano un ruolo chiave per la sicurezza dei prodotti. Le norme stanno cambiando ed occorre riconsiderare con attenzione la supply chain.