23 febbraio 2018 11:10
Si consolida nel 2017 la ripresa nei consumi di materie plastiche in Italia, iniziata quattro anni fa dopo la brusca caduta dei volumi innescata dalla crisi economica e finanziaria dello scorso decennio.
Secondo i dati contenuti nello studio Plastic trend Synthesis della società milanese Plastic Consult, l’anno scorso la domanda italiana dei principali polimeri termoplastici vergini si è attestata a 5,81 milioni di tonnellate, con un incremento del +2,5% rispetto alle 5,67 milioni di tonnellate dell’anno precedente. Una lenta ripresa dal punto più basso, raggiunto nel 2013 con meno di 5,3 milioni di tonnellate trasformate nel nostro paese, ben lontane dal record di 7,15 milioni registrato nel 2007 e mai più toccato in seguito. Negli ultimi quattro anni, l’industria nazionale ha però ripreso a crescere senza interruzioni, recuperando nel complesso oltre mezzo milione di tonnellate di plastiche perse in precedenza.
“Possiamo dire che il settore si sta rimettendo in marcia, anche se i volumi pre-crisi sono ancora lontani e forse non saranno più raggiunti - afferma Paolo Arcelli, responsabile della divisione divisione Business Insight di Plastic Consult (nella foto) -. Il 2017 ha mostrato una crescita soddisfacente dei consumi, che si è mantenuta fino alla fine dell’anno”. “Le prospettive a breve restano favorevoli nonostante le condizioni tuttora precarie dell’economia nazionale e i diversi fattori frenanti, concentrati ancora una volta negli sbocchi legati all’edilizia/costruzioni e alle infrastrutture, che pur in sordina hanno comunque evidenziato un segno positivo - aggiunge Arcelli -. Il 2018 è iniziato col segno più, anche se la crescita è leggermente più lenta rispetto a quella registrata nei primissimi mesi dell’anno scorso, tanto che prevediamo una chiusura d’anno con una domanda in progressione tra l’1,5 e il 2 percento, che significa circa 100mila tonnellate in più di materie plastiche rispetto al 2017”.
Lo scenario macroeconomico sembra convalidare questo sentiment positivo. “La produzione industriale italiana sta continuando a crescere (+1,6% in dicembre 2017) così come consumi finali, e sono attesi anche quest’anno forti investimenti in macchinari e attrezzature, favoriti dal Piano Industria 4.0, che continueranno a trainare la crescita della domanda di materie plastiche e in particolare dei materiali tecnici - nota Arcelli -. A remare contro, ancora una volta, è l’apprezzamento dell’euro sul dollaro, che tende a frenare le esportazioni e aumenta la competitività delle importazioni di manufatti e semilavorati plastici”.
Per quanto concerne l’andamento dei principali polimeri nel 2017, la maggior parte ha evidenziato un buon incremento dei volumi. Best performer è stato il PET, che grazie a un andamento estremamente favorevole dei consumi di acque minerali e bevande, unito alla sempre più larga diffusione dei piccoli formati, ha registrato un incremento di oltre il +7% rispetto all’anno precedente.
Tra le commodities i polietileni bassa densità (incluso LLDPE) fanno nel 2017 meglio (+3,5%) del polipropilene (+2,5%), mentre l’alta densità ha evidenziato una crescita più contenuta (+1,5%). Anche il PVC, da anni penalizzato dall’andamento del settore edilizia e costruzioni, ha messo a segno l’anno scorso una crescita, grazie ancora una volta alla produzione di compound plastificato, destinato per la maggior parte ai mercati esteri.
In crescita, seppur più smorzata rispetto agli anni precedenti, i consumi di ABS, poliammidi e altri tecnopolimeri, anche in ragione del plafonamento tendenziale del settore automotive e trasporti. Quest'ultimo, anche grazie alla ripresa della produzione nazionale e ai buoni risultati nelle immatricolazioni in Italia, ha mostrato l'anno scorso un incremento dei consumi del +4,5% (valgono nel complesso 230.000 ton), comunque inferiore al +13% registrato nel 2016 sull'anno precedente.
Immutata, con variazione di alcuni punti decimali, la ripartizione del mercato per principali applicazioni. L’imballaggio si conferma così il primo sbocco con poco meno del 50% del mercato, seguito da edilizia e costruzioni con il 10% e, a seguire, auto e altri settori.
Lo studio Plastic trend Synthesis, acquistabile da Plastic Consult nella sua versione integrale, fotografa ogni anno il mercato italiano delle materie plastiche, analizzando gli andamenti dell’offerta e della domanda di tutti i principali polimeri termoplastici vergini: polietilene (LDPE, LLDPE, HDPE), polipropilene, PVC, stireniche (PS, EPS, ABS), e PET e EVA, con indicazione sulla produzione, interscambi commerciali e consumi suddivisi per applicazione. Lo studio riporta i dati dell’anno appena concluso, quelli degli ultimi tre anni e le previsioni per i due successivi.
Per informazioni sullo studio: Plastic Consult
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