Acquisita, mediante affitto di ramo d’azienda, la società brianzola attiva nella costruzione di impianti per estrusione e converting.
12 febbraio 2015 15:50
II costruttore novarese di impianti di estrusione Amut ha rilevato Dolci Bielloni, azienda storica nel settore delle macchine per l’estrusione di film cast e in bolla, extrusion coating, converting e stampa flessografica. L’operazione, del valore complessivo di sei milioni di euro, è avvenuta attraverso affitto del ramo di azienda di Dolci Bielloni, finalizzato all’acquisizione, che nelle intenzioni dell’azienda potrebbe essere completata entro un anno.
I dettagli dell’operazione sono stati forniti oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la sede del Fondo Italiano di Investimento, società di private equity che detiene una quota del 40% del capitale Amut.
Mauro Drappo, CEO di Amut (a destra nella foto, insieme ad Alessandro Castello), stima che, con l’ingresso di Dolci Bielloni, il fatturato del gruppo salirà quest’anno di 20 milioni di euro, raggiungendo così 85 milioni. Ma la fusione porterà anche altri vantaggi: completamento della gamma di impianti per packaging, con il flessibile (film in bolla e stretch) che si affianca all’imballaggio rigido termoformato, sinergie nelle attività commerciali e promozionali, ottimizzazione delle attività produttive. Queste ultime, che consistono nell’assemblaggio e finitura degli impianti, saranno trasferite da Biassono a Novara, dove le infrastrutture di Amut consentiranno la costruzione e i test di linee per film in bolla di grande estensione verticale. Nella sede Dolci Bielloni di Biassono (MB) resteranno la sede legale con le attività amministrative, progettazione, vendite e assistenza.
La nuova società, ribattezzata Amut Dolci Bielloni sarà guidata da Riccardo Castello (foto a destra), membro dell’ultima generazione della famiglia fondatrice della società.
Amut prosegue così nella strategia di crescita per linee esterne, iniziata nel 2011 con l'ingresso del Fondo Italiano di Investimento, che le ha consentito di entrare prima nel settore del riciclo (Amut Ecotech), poi consolidarsi nella termoformatura in joint-venture con Comi (Amut Comi) e ora ampliare il portafoglio con il film e la stampa flessografica. Alla domanda se sono all'orizzonte nuove acquisizioni, Drappo risponde in modo sibillino: "Un'idea l'avrei, ma ora dobbiamo pensare a integrarci e sviluppare le sinergie".
Anche in virtù della recente acquisizione, Amut sarà presente quest’anno al Plast con lo stand più grande dell’intera esposizione: oltre 800 metri quadrati che ospiteranno impianti completi, dall’estrusione di film flessibili alla stampa e dall’estrusione di manufatti rigidi alla termoformatura; altre due linee per film stretch saranno mostrate funzionanti nella sede di Amut Dolci Bielloni, collegata con una navetta al quartiere fieristico. La prima, da 7 strati con larghezza di 2000 mm, sarà dotata di 6 estrusori per la produzione di bobine per avvolgimento automatico o manuale. Il secondo, per film stretch a 5 strati e tavola da 1500 mm, sarà invece dedicato alla produzione di jumbo roll.
“L’impianto per film da 2000 mm, in particolare, è assolutamente innovativo, poiché si basa su estrusori che potremmo definire 'inusuali' per una linea a 7 strati - nota Riccardo Castello, general manager di Amut Dolci Bielloni -. Nonostante le loro piccole dimensioni, infatti, sono in grado di garantire una produzione elevata e un ottimo risparmio energetico. Inoltre, l’impianto è stato dimensionato - secondo una tecnologia consigliata da un importante produttore internazionale di polimeri - con la finalità specifica di realizzare un innovativo gruppo di raffreddamento chill roll, per film stretch “super-power”, cioè ad allungamento elevato, oltre le due volte e mezza del power stretch standard. Il trend principale del mercato odierno degli stretch è infatti quello di ridurre gli spessori, aumentando nel contempo la resistenza del film”.
Alla fine dell’anno scorso, Dolci Extrusion e Bielloni Converting si erano fuse in Dolci Bielloni Spa, nell’ambito di un progetto di riorganizzazione, forse non estraneo all’operazione annunciata oggi. Nel mondo sono ancora in funzione 1.800 linee per film marchiate Dolci, una dote di know-how e reputazione internazionale della quale potrà beneficiare in futuro l'intero gruppo.
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