2 ottobre 2014 12:28

Dopo Sacme, anche Polycart ha aderito al marchio di qualità HPB (High Performance Bag) messo a punto da CSI per certificare prestazioni meccaniche e formulazione dei sacchetti in polietilene e biopolimero, a tutela di commercianti e consumatori.

Il produttore umbro di sacchetti in plastica apporrà il marchio HPB sugli shopper in plastica biodegradabile e compostabile, che già soddisfano la norma UNI EN 13432, e sui sacchetti per ortofrutta in polietilene.

“Questo strumento certificativo, attualmente unico a livello europeo, sottopone l’azienda ad una sfida impegnativa, ma trasmette al mercato un messaggio forte ed univoco: Polycart fornisce prodotti di qualità nel rispetto delle norme - commenta l’azienda umbra in una nota -. Il marchio, rilasciato a seguito di un iter complesso e continuo, rafforza una scelta imprenditoriale da sempre votata alla trasparenza e all’affidabilità”.

Per potersi fregiare del marchio High Performance Bag, i sacchetti vengono sottoposti nei laboratori del CSI a verifiche su forma, dimensione e prestazioni meccaniche, attraverso test sulla resistenza a carico statico, a carico dinamico e alla trazione. Nel caso dei sacchetti biodegradabili, viene anche valutato il contenuto biobased del materiale.

Il produttore deve anche sottoporsi ad ispezioni in fabbrica e implementare un sistema di controllo qualità per lotti; non da ultimo, i sacchetti possono essere prelevati sul mercato e sottoposti a verifica senza alcun preavviso.

Polycart occupa una trentina di addetti in due impianti produttivi che ospitano nove impianti di estrusione e di coestrusione, sette saldatrici con stampa in linea per la produzione di sacchi e shopper, oltre a una linea per stampa flessografica ed uno stack fuori linea.

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