British Plastics Federation pubblica le linee guida per promuovere in modo coerente e trasparente i benefici ambientali dei manufatti in plastica. Perché non farlo anche in Italia?
23 luglio 2012 05:43
Sui contenuti si può anche discutere, ma sul metodo non c'è che da plaudire all'iniziativa dell'associazione britannica delle materie plastiche, BPF (British Plastics Federation), che ha pubblicato online un agile documento per fornire indicazioni alle aziende del settore su come comunicare in modo "chiaro, accurato e rilevante" i benefici ambientali dei manufatti in materiale plastico.
Perché, come rilevano gli autori: "L'utilizzo di informazioni fuorvianti, poco chiare o prive di senso non può che causare una perdita di fiducia da parte dei consumatori e favorire una concorrenza commerciale sleale".
Il documento, intitolato "Guidance on the use of the terms ‘bio-based’, ‘biodegradable’, ‘compostable’, ‘oxo-biodegradation’ and other environmental claims on plastic products", si rivolge ai trasformatori e alle aziende che producono o commercializzano articoli in materiale plastico interessate a metterne in evidenza i benefici ambientali attraverso etichette, messaggi pubblicitari o materiali informative.
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