25 maggio 2012 07:13

Finta l'era degli stracci e del cuoio, i palloni da calcio sono oggi articoli molto sofisticati nella progettazione e nei materiali impiegati, come dimostra l'ultimo nato in casa Adidas, il modello Tango 12 (il nome, ai meno giovani, ricorderà senz'altro qualcosa), adottato per i prossimi campionati europei UEFA Euro 2012 in programma a giugno in Ucraina e Polonia, sviluppato insieme con Bayer MaterialScience e testato per quasi due anni prima di essere approvato. Una collaborazione di lunga data, quella tra le due società, iniziata in occasione dei Mondiali di calcio in Messico del 1986, con qualche strascico polemico durante gli ultimi Mondiali in Sudafrica, quando il modello Jabulani fu aspramente criticato da alcuni calciatori per le traiettorie imprevedibili che ingannavano i portieri.

Tra le particolarità del pallone che vedremo in campo tra qualche settimana, una texture che richiama il denim, studiata non solo a fini ottici ed estetici, ma anche per garantire aerodinamicità e precisione. Come nel Jabulani, anche per il Tango 12 Adidas ha puntato a rendere quanto più possibile sferica la palla, riducendo le asperità e le cuciture, in modo da aumentare la probabilità che il calciatore colpisca col piede una porzione liscia della superficie, quindi con un più preciso controllo della traiettoria. Misurando il diametro del pallone in sedici diversi punti, è emerso che lo scostamento massimo non supera l'uno per cento.

Per quanto concerne i materiali impiegati, l'involucro esterno è composto da cinque strati di poliuretano, che - spiega la società tedesca - garantiscono un buon contatto con il piede del giocatore e un migliore controllo della palla nelle diverse condizioni atmosferiche. Lo strato più interno è composto da un coating che aderisce al substrato tessile; quindi viene applicata una schiuma sintattica spessa un millimetro, costituita da minuscole celle riempite con gas, che consentono al pallone di riprendere velocemente la sua forma sferica dopo il calcio. Infine, la finitura esterna è completata da tre strati di poliuretano compatto, di vario spessore, che rendono la superficie resistente all'abrasione e agli agenti atmosferici, senza pregiudicarne l'elasticità.

Le sezioni che compongono Tango 12 sono saldate a caldo utilizzando una tecnologia proprietaria, che rende la superficie impermeabile, evitando l'assorbimento di umidità, tanto che anche sotto la pioggia incessante, l'incremento di peso non supera lo 0,1% (i vecchi palloni in cuoio, diventavano invece così pesanti da risultare inservibili); nel processo viene utilizzata un'altra materia prima Bayer, un adesivo termoattivabile ottenuto con una dispersione acquosa a base di poliuretano Dispercoll U.

Per essere sicuri del risultato, il pallone è stato progettato e testato a lungo: "Nessun pallone Adidas è stato mai sottoposto a prove intensive come Tango 12 - commenta Harald Körger, responsabile dei test dei palloni alla Adidas - Nei due anni di sviluppo, è stato sottoposto a prove molto rigorose e calciatori amatoriali e professionisti di otto diversi paesi hanno valutato la qualità del pallone sui campi da gioco".

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