Riunione ieri al MiSE. Le trattative per la riconversione dell'area Basell alla chimica verde riprendono a gennaio.
23 dicembre 2011 07:00
Si è tenuta ieri al Ministero dello Sviluppo economico una riunione sul futuro del polo chimico di Terni a cui hanno partecipato le istituzioni locali e regionali, LyondellBasell e Novamont, quest'ultima in rappresentanza della cordata interessata alla reindustrializzazione dell'area di 38 ettari che ospita l'impianto Basell per polipropilene, in fase di dismissione.
Il vertice - secondo alcune indiscrezioni - avrebbe registrato l'apertura di LyondellBasell a trattare la cessione delle aree lasciate libere, a cui sarebbero interessati Novamont e un gruppo di aziende locali, nell'ottica di una riconversione alla chimica verde. Nei giorni scorsi, accanto al produttore novarese di bioplastiche (che proprio a Terni ha i suoi impianti produttivi) si era dichiarato disponibile a investire il gruppo TerniEnergia, attivo nelle energie rinnovabili.
Al termine della riunione, le parti hanno concordato di ritrovarsi a Roma, intorno alla metà di gennaio, per esaminare gli aspetti tecnici di dettaglio, con il coordinamento della Regione. Nel frattempo, Il Ministero dello Sviluppo economico farà pressioni su LyondellBasell perché riveda la decisione di non prorogare la cassa integrazione in deroga per la quarantina di lavoratori che, in caso contrario, dal primo di gennaio verrebbero posti in mobilità.
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