Il processo per il riciclo fisico-meccanico di PVC da cavi e altri componenti difficili da smaltire ha un'impronta ambientale favorevole.
26 ottobre 2011 06:15
A differenza del riciclaggio meccanico tradizionale, la tecnologia di riciclo fisico-meccanico Vinyloop, messa a punto da Solvay a Ferrara, parte da rifiuti post-consumo "sporchi", contenenti impurità, cariche o altri materiali plastici e non, che vengono separati tramite dissoluzione selettiva e filtraggio. Si ottiene così un compound di PVC che presenta caratteristiche simili al materiale di partenza in termini di cariche, additivi e pigmenti, privo però di impurità, che può essere ritrasformato tramite estrusione, stampaggio ad iniezione o calandratura.
Ridotto impatto ambientale. Questo processo è stato analizzato per valutarne l'impronta ecologica, da cui emerge un netto beneficio ambientale dei granuli rigenerati rispetto al PVC vergine: riduzione di oltre il 72% dell'impronta idrica, del 46% di quella energetica e del 39% per quanto concerne il potenziale di riscaldamento globale.
Calcolare l'impronta dei manufatti. Partendo da questi risultati, Vinyloop ha deciso di lanciare una "strategia verde" per rispondere alla domanda crescente di prodotti ecosostenibili, attraverso lo sviluppo di un nuovo strumento per calcolare l'impronta ambientale di manufatti che fanno uso di PVC riciclato, quali tubi per giardinaggio, membrane e suole per calzature. Inoltre, la società fornirà ai propri clienti uno specifico servizio di consulenza ambientale.
Eco-consulting. "Conoscere la propria impronta non basta – spiega il Marketing and Development manager di Vinyloop, Christian Thamm – Percio? abbiamo fatto un passo in più, inserendo nella nostra offerta servizi di eco-consulting. I nostri clienti sapranno quale puo? essere la loro impronta ambientale e, a loro volta, potranno comunicare i risultati ai loro clienti lungo la catena del valore. Ai nostri clienti forniremo i servizi di cui hanno bisogno, dall'eco-design ad una valutazione completa del ciclo di vita." "Per fare un esempio – aggiunge Thamm – i tubi da giardinaggio con uno strato interno in PVC riciclato VinyLoop permettono un risparmio medio del 20% per le emissioni di gas serra, del 35% per il consumo d'acqua e del 20% per il consumo di energia."
Vinyloop Ferrara fonde le competenze di SolVin Italia, societa? del gruppo Solvin (joint venture 75% Solvay, 25% BASF), e di Serge Ferrara, azienda francese specializzata nella produzione di membrane composite. L'impianto italiano produce compound di PVC partendo da rifiuti post consumo costituiti da manufatti compositi di plastica rigida e plastificata. Si tratta prevalentemente di cavi in PVC, ma la tecnologia è adatta per riciclare anche altri manufatti sia rigidi che flessibili come teloni, finte pelli e tessuti spalmati.
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