Nei primi giorni della prossima settimana la
Legge di Bilancio con il maxi emendamento del Governo approderà per il voto prima al
Senato, nella giornata di lunedì, e il giorno dopo alla
Camera. I tempi stretti di approvazione comporteranno il
voto di fiducia, che di fatto blinda il testo del provvedimento.
La manovra contiene, all’
articolo 79, la famigerata
tassa sulla plastica, o - per meglio dire - sui
MACSI, "manufatti con singolo impiego che hanno o sono destinati ad avere funzione di contenimento, protezione, manipolazione o consegna di merci o di prodotti alimentari”.
Nell’ultima e probabilmente definitiva versione del provvedimento, l’imposta è stata ridotta da 1 euro a
45 centesimi per chilogrammo di materia plastica contenuta nei MACSI e sono
esclusi dall'applicazione i manufatti
compostabili conformi alla norma
UNI EN 13432:2002, i
dispositivi medici classificati dalla Commissione unica sui dispositivi medici, nonché i MACSI adibiti a contenere e proteggere
preparati medicinali.
Inoltre, con il maxi emendamento del Governo, l’
esenzione è stata estesa anche alla
materia plastica proveniente da processi di riciclo. Spetterà ad un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, da pubblicare entro maggio 2020 in Gazzetta Ufficiale, determinare le modalità di attuazione e gli strumenti idonei alla certificazione del quantitativo di plastica riciclata presente nei MACSI.
É stato invece
stralciato all’ultimo momento il comma che esentava dal pagamento dell'imposta i manufatti composti da più materiali con una quota di plastica inferiore al 40%, ossia i contenitori tipo
Tetra Pak, che quindi tornano ad essere tassati.
Inoltre, rispetto alla versione originale del testo,
non è considerato fabbricante il soggetto che produce MACSI utilizzando, come materia prima o semilavorati, altri MACSI sui quali l'imposta sia dovuta da un altro soggetto, senza l'aggiunta di ulteriori materie plastiche.
Tra le altre modifiche apportate all’articolo 79, viene citato il
Piano nazionale sulla plastica sostenibile, mentre è confermato il
credito d’imposta del
10 per cento delle spese sostenute, dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020, per l’
adeguamento tecnologico finalizzato alla produzione di manufatti
compostabili secondo lo standard EN 13432:2002. Il credito verrà riconosciuto in compensazione fino a 20.000 euro per ciascun beneficiario, con un plafond di 30 milioni di euro per l’anno 2021.
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