13 novembre 2019 08:11
Nel corso dell’audizione al Senato in merito alla manovra 2020, affrontando il tema della 'plastics tax' - imposta di 1 euro al chilogrammo sugli imballaggi monouso in plastica - il Presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo, ha fornito ai parlamentari delle commissioni congiunte Bilancio una fotografia dell’industria italiana del settore.
Nel 2016 - si legge nel dossier depositato durante l’audizione - le imprese appartenenti al settore della fabbricazione di imballaggi in materie plastiche erano 1.540, pari allo 0,4% delle imprese italiane manifatturiere, con 1.780 unità locali ed una forza lavoro di quasi 30 mila addetti. Il fatturato del comparto ha superato nell'anno 8 miliardi di euro, con un valore aggiunto pari ad oltre 2 miliardi di euro, equivalente allo 0,28% di quello nazionale.
Per quanto concerne la distribuzione delle aziende nel territorio nazionale, nelle regioni del Nord-ovest era attivo il 43,9% delle unità locali con una quota di valore aggiunto pari al 47,7%. In dettaglio, circa un terzo del valore aggiunto nazionale veniva realizzato in Lombardia (34,7%), seguita da Emilia-Romagna (15,7%), Veneto (12,8%) e Piemonte (12,6%). Più contenuto - si legge nel rapporto - il contributo delle altre regioni, con un’incidenza del 5,4% in Toscana e del 4,8% in Campania.
Scendendo a un ulteriore dettaglio territoriale, Varese, Milano e Alessandria erano le prime tre province, con il 20,4% del valore aggiunto del settore.
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