16 settembre 2019 08:50
Sacmi ha messo a punto una versione multicomponente (multistrato) della serie di presse per stampaggio a compressione in continuo (CCM, continuous compression moulding).
Si tratta di un processo in continuo attraverso il quale lo strato barriera intermedio in EVOH viene estruso in un secondo gruppo e inserito all’interno dello stampo aperto, prima della fase di compressione che produce le capsule in polipropilene; quindi ben diverso dal convenzionale stampaggio bicomponente. Dopo l’estrazione dallo stampo, il pezzo viene trasportato alla stazione per l’ispezione in tempo reale.
La destinazione principale di questa macchina è la produzione one-step di capsule monoporzione con proprietà barriera all’ossigeno, come quelle del caffé, tè ed altri prodotti food&drink. Sarà proprio questa applicazione ad essere mostrata al K2019, nello stand Sacmi al Pad.13, in particolare lo stampaggio di capsule da caffè, tecnologia già collaudata e commercializzata nel corso di quest'anno.
La prima macchina CCMM (continuous compression multilayer moulding) messa a punto dal gruppo imolese monta uno stampo a 32 cavità con un tempo di ciclo di 2,4 secondi e una produttività fino a 800 pezzi al minuto, contro le 1.050 che si possono stampare su una macchina CCM monomateriale della stessa taglia. Le capsule possono avere un diametro fino a 6 mm per una ‘altezza non superiore a 50 mm.
Tra i vantaggi di questa tecnologia rispetto alle concorrenti, Sacmi segnala un minor consumo energetico e bassa produzione di scarti, una maggiore consistenza e ripetibilità della distribuzione dello strato interno della capsula, anche con ridotte percentuali di materiale, con possibilità di inserire nello stampo strati barriera coestrusi con tre o più tie-layer. Inoltre, la ridotta quantità di EVOH introdotta all’interno dei pezzi potrebbe consentire il riciclo nei flussi monomateriale della raccolta differenziata.
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