14 febbraio 2018 07:47
Nel corso di una campagna di ispezioni voluta dall’Agenzia chimica europea (Echa) sono stati individuati su tutto il continente europeo centinaia di prodotti fuori norma, per quanto concerne la presenza di sostanze chimiche interdette dal regolamento Reach, pari a quasi un quinto dei campioni esaminati.
La maggior parte delle violazioni sono state riscontrate in prodotti di origine non identificabile (non conforme il 39% di questi prodotti) o importati dalla Cina (17%).
Nell’ambito del progetto, gli ispettori dei 27 paesi membri UE hanno analizzato 1.009 miscele, 4.599 articoli e 17 sostanze chimiche eseguendo nel complesso 5.625 controlli di prodotto, rilevando il 18% di violazioni.
Le più frequenti riguardano la presenza di ftalati nei giocattoli - uno su cinque conteneva infatti livelli di DEHP, DPB o BBP superiori ai livelli consentiti - cadmio in materiali per brasatura e, perfino, fibre di amianto in alcuni articoli (14%), tra cui thermos e pastiglie dei freni, anche se in molti casi si suppone siano stati prodotti prima dell’entrata in vigore del divieto di commercializzazione. Gli ispettori hanno anche trovato cromo esavalente su articoli in pelle (13% dei prodotti testati) e cadmio in gioielli e bigiotteria (12%).
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