Schede azienda
In questa sezione: Economia Uomini e Aziende Leggi e norme Lavoro
Contenuto sponsorizzato

Credito d‘imposta per chi investe in pubblicità su Polimerica

Il Governo ha appena introdotto un credito di imposta del 75% o del 90% (per piccole imprese e start-up) che si applica sugli investimenti incrementali in pubblicità su quotidiani e periodici, anche online come la nostra testata. [Aggiornamento]

1 dicembre 2017 07:00

Credito impostaCon i decreti legge n. 50 del 24 aprile 2017 e n. 148 del 16 ottobre 2017, il Governo ha introdotto sgravi fiscali per chi investe in pubblicità, a favore di imprese, professionisti ed enti no profit. Oltre a quotidiani e periodici, radio ed emittenti televisive, la misura si applica anche agli investimenti pubblicitari su testate giornalistiche online quali POLIMERICA.

DI COSA SI TRATTA? È un credito di imposta del 75% che si applica sugli investimenti pubblicitari incrementali, il cui valore superi di almeno l’1% analoghi investimenti effettuati nell’anno precedente sugli stessi mezzi di informazione (stampa o radio-TV). Il credito sale al 90% - sempre sull’investimento incrementale - se l’inserzionista è una PMI, microimpresa o start-up innovativa.
Il beneficio fiscale può essere applicato sia agli investimenti previsti per il 2018 (sull’incremento della pubblicità 2017), sia a quelli già in corso dal 24 giugno al 31 dicembre 2017, parametrati in questo caso sul secondo semestre 2016.
Per beneficiare dell’agevolazione è sufficiente aumentare di almeno l’1% i propri investimenti pubblicitari sui mezzi di informazione, suddivisi tra stampa ed emittenti radiotelevisive. Per il 2017 sono stati stanziati 20 milioni di euro, che saliranno a 42,5 milioni di euro nel 2018, di cui 30 riservati alla stampa (anche online) e 12,5 a alle emittenti radiotelevisive.

polimericaCOME FUNZIONA? Un investimento di 15.000 euro in pubblicità tra il 24 giugno e il 31 dicembre di quest’anno su Polimerica, rispetto a 10.000 euro investiti nello stesso periodo dell’anno scorso, origina un credito d’imposta pari a 3.200 euro (75% di 5.000), previa domanda e salvo disponibilità dei fondi, che sale a 4.500 euro se l’inserzionista è una micro, piccola o media impresa (90% di 50.000 euro). Con lo stesso metodo potranno essere agevolati gli investimenti pubblicitari fatti nel 2018, calcolando l’incremento come differenza sull’importo investito quest’anno.
Il credito d’imposta può essere utilizzato solo in compensazione.

VALE ANCHE PER GLI INVESTIMENTI SU POLIMERICA? Certamente. Il legislatore ha stabilito che per poter beneficiare del credito d’imposta, gli investimenti pubblicitari devono essere effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale, ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e dotate in ogni caso della figura del direttore responsabile. Polimerica soddisfa tutti e tre i requisiti:è una testata giornalistica registrata al Tribunale di Milano (n.710 del 11/10/2004), al ROC (Registro Operatori Comunicazione) con numero 001181 è ha un Direttore Responsabile (Carlo Latorre).

QUALCHE CHIARIMENTO. In attesa dei decreti attuativi, il 24 novembre è stata pubblicata sul sito web del Dipartimento dell’editoria del Consiglio dei ministri una comunicazione contenente alcuni chiarimenti sull’applicazione degli sgravi.

  • Nessuno escluso: il credito d’imposta liquidato potrà essere inferiore a quello richiesto nel caso in cui l’ammontare complessivo dei crediti richiesti con le domande superi l’ammontare delle risorse stanziate. In questo caso, verrà fatta una ripartizione percentuale delle risorse tra tutti i richiedenti aventi diritto.
  • Ambito di applicazione: le spese per l’acquisto di pubblicità sono ammissibili al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad esso funzionale o connesso. Sono altresì escluse le spese sostenute per l’acquisto di spazi destinati a servizi particolari, come ad esempio: televendite, servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovraprezzo.
  • In compensazione: il credito d’imposta può essere usato solo in compensazione, tramite il modello F24, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, e successive modificazioni.
  • Modalità di presentazione: i soggetti interessati dovranno presentare la domanda di fruizione del beneficio nella forma di una comunicazione telematica (“prenotazione”) sull’apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate, secondo il modello che ha definito la medesima Agenzia, usufruendo di una “finestra temporale” ampia, che potrebbe aprirsi il 1° marzo per chiudersi al 31 marzo.
    La comunicazione dovrà contenere:
    - i dati identificativi dell’azienda (o del lavoratore autonomo);
    - il costo complessivo degli investimenti pubblicitari effettuati, o da effettuare, nel corso dell’anno; qualora gli investimenti riguardino sia la stampa/online, sia le emittenti radio-televisive, i costi dovranno essere esposti in modo distinto per le due tipologia di media;
    - il costo complessivo degli investimenti effettuati sugli analoghi media nell’anno precedente. Per “media analoghi”, viene chiarito, si intendono la stampa/online da una parte, e le emittenti radio-televisive dall’altra (quindi non la singola testata o la singola emittente);
    - l’indicazione dell’incremento degli investimenti su ognuno dei due media, in percentuale ed in valore assoluto;
    - l’ammontare del credito d’imposta richiesto per ognuno dei due media;
    - dichiarazione sostitutiva di atto notorio, redatta ai sensi degli articoli 46 e 47 del decreto del presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, concernente il possesso del requisito consistente nell’assenza delle condizioni ostative ed interdittive previste dalle disposizioni antimafia ai fini della fruizione di contributi e finanziamenti pubblici.

© Polimerica -  Riproduzione riservata

Numero di letture: 3976