16 dicembre 2022 08:55
Saudi Arabian Oil Company (Aramco) e la francese TotalEnergies hanno preso la decisione finale sul nuovo polo petrolchimico che sorgerà a Jubail, in Arabia Saudita, integrato con la raffineria raffineria Satorp, posseduta in joint-venture dai due gruppi, che fornirà le materie prime necessarie agli impianti. La firma del memorandum d'intesa per il progetto - battezzato Amiral - risale al 2018 (leggi articolo).
Il nuovo complesso petrolchimico ospiterà un cracker ad alimentazione mista in grado di produrre fino a 1,65 milioni di tonnellate annue di etilene, il primo nella regione ad essere integrato con una raffineria. Saranno anche avviate due unità per polietilene con tecnologia Advanced Dual Loop, un'unità di estrazione butadiene e altri impianti per intermedi e derivati.
L'investimento previsto è pari a circa 11 miliardi di dollari, 4 dei quali finanziati tramite equity da Aramco (62,5%) e TotalEnergies (37,5%). Nelle intenzioni dei due partner, la costruzione del nuovo polo dovrebbe iniziare nel primo trimestre 2023 con avvio della produzione nel 2027.
In prospettiva, nell'area industriale di Jubail sorgeranno anche attività a valle, che beneficeranno della produzione del petrolchimico, con investimenti aggiuntivi stimati in 4 miliardi di dollari: fibre di carbonio, lubrificanti, fluidi di perforazione, detergenti, additivi alimentari, componenti di automobili e pneumatici.
Costituita nel 2008, Satorp (Saudi Aramco TotalEnergies Refining and Petrochemical Company) è stata la prima joint venture tra Aramco e TotalEnergies e possiede una capacità di raffinazione pari a 460.000 barili al giorno. Nel luglio di quest'anno è stata la prima raffineria nella regione a ottenere la certificazione ISCC+, che consente di produrre intermedi e polimeri partendo da feedstock da riciclo chimico o biobased, come l'olio da cucina esausto. Il primo lotto di materie prime con attribuzione mediante bilancio di massa certificato è stato consegnato dalla raffineria lo scorso novembre.
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