27 ottobre 2021 08:55
Mettendo a frutto una collaborazione con una cartiera veneta, il gruppo padovano Sirmax sta studiando l'utilizzo di coating e layer in bioplastica (a base di poliestere biodegradabile, PBAT) nella produzione di bicchieri e imballaggi in carta e cartoncino, in modo tale da rendere pienamente compostabile l'imballo a fine vita, preservandone le caratteristiche funzionali.
L'annuncio è stato dato a Ecomondo da Massimo Pavin, Presidente e CEO di Sirmax Group: "Il gruppo può contare sulla partecipazione in una cartiera di famiglia, che vanta già importanti accordi per forniture di packaging alimentare e non. In questi mesi stiamo valutando l'ipotesi di aggiungere la carta all'interno dell'offerta di plastica tradizionale, plastica riciclata e biopolimeri. Il mondo degli accoppiati, oggi impopolari per la difficoltà di separare i materiali a fine vita, possono in realtà rappresentare, impermeabilizzando la carta con biopolimero compostabile, una soluzione ideale per prodotti come bicchieri monouso, carte da salumeria e pescheria".
Pavin ha annunciato altri progetti che coinvolgono il gruppo: "Oltre alla frontiera della pacciamatura, su cui la nuova generazione di imprenditori agricoli è particolarmente sensibile, c'è anche il settore delle capsule da caffè, oggi fatte di alluminio o di plastica tradizionale - ha spiegato -. Sirmax sta mettendo a punto una bioplastica compostabile che trasformi la capsula in fertilizzante, oltre tutto arricchito di residui di caffè, ottimo concime per le piante".
Sul fronte della pacciamatura, sono già in fase di sperimentazione sul campo teli prodotti con il compound Biocomp, biodegradabile e compostabile in suolo, proposti come alternativa ai tradizionali film in polietilene. Il telo, in fase di omologazione, a fine ciclo colturale può essere fresato assieme ai residui di coltivazione, contribuendo alla fertilizzazione del suolo.
Con sede a Cittadella (Padova), il gruppo Sirmax opera nella produzione di compound di polipropilene, tecnopolimeri, compound circolare da post-consumo e bio-compound compostabili biobased o di origine fossile.
Nel settore delle bioplastiche opera attraverso Microtec, azienda veneziana acquisita due anni fa (leggi articolo).
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