Le esportazioni di impianti per la trasformazione di gomma e plastiche sono cresciute di oltre sei punti e le importazioni dell’otto per cento.
19 settembre 2014 06:20
Secondo i dati diffusi da Assocomaplast, le esportazioni di macchine made in Italy per la trasformazione di plastiche e gomma sono cresciute nei primi sei mesi di quest’anno del 6,4% raggiungendo 1,29 miliardi di euro.
Il dato, di per sé positivo, evidenzia però un rallentamento rispetto ai mesi precedenti: la crescita dell’export settoriale si era infatti attestata intorno al +9% nei primi tre mesi dell’anno, per scendere al +8,6% nel periodo gennaio-maggio, sempre rispetto ai dati 2013.
Sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nel primo semestre, si intravedono alcuni segnali di ripresa sul mercato interno, dove le importazioni di tecnologie per la lavorazione di materie plastiche e gomma sono aumentate nel primo semestre dell’8% a 302 milioni di euro: “Si può forse supporre, o meglio, auspicare che tale buon andamento possa essere anche il risultato delle (pur limitate) misure a sostegno delle imprese messe in campo dal Governo, quale la cosiddetta Nuova Sabatini che, in base a quanto reso noto a inizio settembre dal Ministero dello Sviluppo Economico, ha comportato da aprile ad agosto richieste di finanziamento per l’acquisto di beni strumentali da parte delle PMI per 1,9 miliardi di euro”, fa sapere Assocomaplast. Particolarmente sostenuta la crescita delle importazioni di presse ad iniezione e stampatrici flessografiche, con incrementi nell’ordine del venti per cento.
Tornando alle esportazioni di macchine made in Italy, gli estrusori hanno mostrato una crescita del +6%, mentre le soffiatrici hanno messo a segno un non trascurabile +16%. Positive anche le vendite all’estero di stampatrici flessografiche e di stampi, con circa 95 milioni di euro realizzati nella sola Germania.
Per quanto riguarda i mercati di destinazione, l’Europa assorbe circa il 60% delle nostre esportazioni (+4,6% nel primo semestre), seguita dalle Americhe con il 18% (+3,7%), da Asia e Medio Oriente con il 17% (+24%) e Africa, con il 5% del totale.
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