Per la Giornata Mondiale dell’Ambiente, SanPellegrino rende noti i risultati del suo impegno ambientale.
5 giugno 2012 06:43
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, fissata dall'ONU per oggi 5 giugno, il produttore di acque minerali Sanpellegrino ha resi noti alcuni risultati conseguiti sul fronte ambientale, un percorso intrapreso ormai da qualche anno in risposta alla e critiche degli ambientalisti nei confronti del consumo di acqua in bottiglie di plastica.
L'impegno della fonte bergamasca, parte del Gruppo Nestlé, parte dagli suoi stabilimenti, dove sono stati implementati processi che ottimizzano l’utilizzo dell’acqua e dell'energia, per arrivare alla bottiglia, il cui impatto sull'ambiente in termini di emissioni di gas serra è stato tagliato del 30%. Un risultato dovuto principalmente a tre fattori: alleggerimento del packaging, maggior efficienza dei fornitori nella produzione del PET e un miglioramento dei tassi di raccolta della plastica post-consumo da parte del sistema Conai/Corepla.
Per misurare l’impatto globale delle sue attività sull’ambiente e valutare l’efficacia del piano di sostenibilità, il Gruppo Sanpellegrino ha adottato nel 2009 uno strumento di calcolo chiamato GEF (Global Environmental Footprint), che misura il Life Cycle Assessment, ovvero l’impatto ambientale determinato direttamente o indirettamente dai prodotti durante tutte le fasi del loro ciclo di vita, dall’acquisto delle materie, al processo produttivo negli stabilimenti, fino al trasporto presso i clienti/distributori.
In base a questa analisi, tra il 2005 e il 2010, Sanpellegrino ha ridotto le proprie emissioni di gas serra del 19% per ogni litro di acqua minerale imbottigliato, diminuito l’utilizzo di energie non rinnovabili dell’8%, sempre per litro di acqua confezionata, tagliato del 35% i volumi di acqua impiegati durante l’intero ciclo di vita dei prodotti. “GEF è un utile strumento per prendere consapevolezza di quanto i nostri sforzi abbiano un riscontro concreto sull’ambiente e di quanto sia importante continuare ad investire in questa direzione - commenta Daniela Murelli, Direttore Corporate Social Responsibility di Sanpellegrino -. Tutto ciò deve però essere accompagnato da un impegno in prima linea dei cittadini ad una corretta gestione della raccolta differenziata, base per poter costruire un circolo virtuoso di trasformazione dei rifiuti in risorse. L’impegno del nostro Gruppo va anche in questa direzione, sviluppando progetti educativi per sensibilizzare i cittadini e le generazioni future ad uno stile di vita sostenibile, nella creazione di una coscienza collettiva.”
Sul fronte tecnologico, Sanpellegrino ha ricevuto quest'anno un Oscar dell'Imballaggio per la tecnologia di coating con silicio biossido amorfo a basso spessore (inferiore a 0,0001 mm), applicata alle bottiglie PET per acqua minerale destinate all'esportazione, che consente di mantenere una gasatura costante anche in caso di sbalzi termici. Il nuovo rivestimento viene applicato per ora sulle bottiglie S. Pellegrino da 50 cl, ma in futuro sarà applicato anche ai formati più grandi. con l'obiettivo di alleggerire il peso delle bottiglie del 17% rispetto alla versione attuale.
Sanpellegrino è stata anche la prima società italiana a lanciare, due anni fa, le prime bottiglie LaLitro con un contenuto di PET riciclato post-consumo (25%), utilizzate per le acque della fonte Levissima, che sono valse alla società un Oscar dell'Imballaggio nel 2011.
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